Pareggio degli azzurri conto gli elvetici, che si giocano così all’ultima gara le proprie sorti.
Nonostante una cornice di pubblico imponente e una coreografia bellissima, che gli spettatori dell’Olimpico hanno destinato alla squadra Azzurra, i ragazzi di Mancini si sono fermati sull’ 1 a 1 con gli elvetici, dovendosi in questo modo affidare obbligatoriamente all’ultima partita del girone che sancirà quale tra le due squadre passerà direttamente il turno, lasciando all’altra la difficile sorte dello spareggio.
Gara difficile per gli azzurri, che nonostante i migliori propositi, già dalle prime battute ha incominciato ad accusare qualche colpo a vuoto. Barella assai nervoso a centrocampo, ha perso più di un duello Locatelli non dato il contributo che probabilmente tutti si aspettavano. Emerson Palmieri sulla fascia sinistra a privato di uno spunto importante la squadra di Mancini, lasciando così Il gallo Belotti solo al centro dell’attacco, senza alcun tipo di rifornimento.
Si riassume così in sostanza la gara degli Azzurri.
Partita subito in salita per gli italici, quando al minuto 11″ Vidmer sfrutta un preciso assist al bacio di Okafor e con un destro violentissimo, buca la porta difesa da Donnarumma.
Dopo il gol l’Italia va rabbiosa all’attacco e al 22esimo è Barella a pochi metri dalla porta a fallire l’occasione del due a due calciando addosso al portiere Sommer.
Ci pensa però di Lorenzo a pareggiare i conti al trentacinquesimo. Su assist proveniente da un calcio di punizione battuto da Lorenzo Insigne, il difensore napoletano trova il tempo giusto, si incunea nella difesa avversaria, insaccando di testa il gol dell’1-1 dopo le verifiche del Var, che conferma la regolarità del gol.
Gli azzurri non danno però continuità a loro gioco e tutte le azioni vanno a sbattere inevitabilmente contro il muro rosso alzato da gli elvetici a difesa del proprio portiere, in una giornata perlatro, in cui la vena dei calciatori di Mancini, non sembra essere quella dei giorni migliori.
Termina così il primo tempo senza pressoché alcun sussulto.
Nella seconda parte della gara, Roberto Mancini corre ripari inserendo Tonali per uno spento Locatelli, Cristante e Berardi, con quest’ultimo particolarmente attivo.
Bisogna però aspettare al minuto 66 per vedere un altro tiro in porta. Emerson Infatti calcia alto una buona palla servita dal centro. Al minuto 76 tocca a Lorenzo Insigne calciare in porta con il più classico tiro a giro, deviato miracolosamente di piede al portiere.
La svolta della gara è però al minuto 85 quando un rude Garcia spinge Berardi in area di rigore. L’arbitro dopo la verifica del Var assegna la massima punizione. Si porta quindi sul dischetto il rigorista ufficiale dell’Italia Jorginho, anche per scacciare i fantasmi degli ultimi calci di rigore sbagliati, uno dei quali proprio agli europei contro la Svizzera e lo stesso portiere.
Calcia alto però l’Italo brasiliano mettendo la palla sopra la traversa e chiudendo così le speranze dell’Italia di raggiungere il primo posto in solitaria, lasciando un pericoloso cliente alle proprie spalle.
Toccherà quindi affidarsi all’ultima partita che vedrà gli azzurri opporsi contro Irlanda del Nord. Ben più semplice invece la partita per gli elvetici che giocheranno in casa contro la più debole Bulgaria.