Esce sconfitto il Napoli al Maradona per 2-3 contro una buonissima Atalanta.
Nella sfida che già nel prepartita avrebbe dovuto indicare quale, tra le due squadre in campo, sarebbbe stata quella più accreditata, che avrebbe lottato per il titolo fino alla fine, l’ha spuntata la formazione di Gasperini.
Orobici, con tanti muscoli e anche qualità, che vanno subito in vantaggio con Malinoski, che sfrutta una sgroppata di un incontenibile Zapata. Il colombiano dalla sinistra serve un assist al bacio per l’ucraino che di sinistro infila un incolpevole Ospina.
Gli Azzurri orfani di cinque titolari, si affidano alla maggiore esperienza del neo capitano Mertens e Zielinski .
Tocca proprio al belga su ottimo assist servizio dalla sinistra di Mario Rui, perdere l’attimo buono, intralciandosi a vicenda con un arruffone Lozano e sprecare la palla del pareggio.
Bergamaschi perlatro, al netto dell’occasione del messicano, che appaiono in forma smagliante e padroni del gioco, almeno fino al minuto 40 quando Zielinski, su assist visionario del capitano belga, al secondo tentativo di sinistro, centra la porta segnando il goal dell’1-1. Finisce quindi in parità il primo tempo.
Nella seconda frazione di gara tocca a Mertens mettere il timbro sulla partita, con un contropiede d’altri tempi.
Su lancio di Malcuit, il belga brucia Demiral e si invola solo davanti a Musso, che nulla puo sulla conclusione del capitano.
Vantaggio degli Azzurri e tifosi in delirio per il goal n.141 di Ciro, che dedica la rete a Diego e nel contempo continua a macinare record.
Gli uomini di Gasperini però non ci stanno e partono con un attacco rabbioso al 62esimo Infatti l’Atalanta colpisce un palo con un colpo di testa di Zapata.
Di seguito un calcio di rigore assegnato da mariani su tiro di Ilicic deviato da Mario Rui, che l’arbitro poi annulla a seguito della segnalazione del Var.
I bergamaschi però non si disuniscono e al 66esimo Demiral sfrutta una imbucata di Toloi, cogliendo di sorpresa la retroguardia azzurra e presentandosi da solo davanti ad Ospina, il difensore si fa perdonare l’ingenuità commessa in occasione del gol di Mertens e segna il gol del 2 pari.
Non finisce qua, la Dea è incontenibile e sulla ennesima leggerezza difensiva, tocca a Remo Freuler al minuto 71 siglare il gol del 3 a 2 definitivo.
I Partenopei tentano qualche sortita, con giocate individuali, ma non basta. Anche l’innesto di Petagna per uno stremato Mertens e Ounas per un evanescente Lozano, non cambiano il volto della gara.
Il Napoli esce sconfitto in casa e perde contemporaneamente anche la vetta della classifica, per la prima volta dall’inizio del campionato.
A nulla serve recriminare, La partita è stata onestamente vinta dalla squadra migliore in campo e nonostante la prestazione maschia e coraggiosa, che i giocatori del Napoli hanno offerto, questo era quanto di meglio si potesse pretendere, anche in considerazione delle numerose defezioni che hanno falcidiato i partenopei, privandoli della spina dorsale.
Toccherà a questo punto a Spalletti raccogliere i cocci di due partite che hanno visto dilapidare un vero e proprio patrimonio, in termini di punti.
Al 2-2 rocambolesco Infatti della scorsa settimana a Sassuolo, ha fatto seguito una sconfitta interna che complica i sogni della squadra Azzurra.
Lo stop interno fa precipitate infatti il Napoli, direttamente dal primo al terzo posto, con i bergamaschi alle spalle a meno 2 che fanno sentire il fiato.