Strana partita quella di questa sera nella ventesima giornata tra Juventus e Napoli.
Allo Stadium di Torino si sono viste in campo due squadre fortemente rimaneggiate.
Il Napoli deve fare i conti con le assenze della colonna africana, Kulibaly, Anguissà e Osimhen, spina dorsale della squadra partenopea, con inoltre il talentuoso algerino Ounas. A questi si aggiungono peraltro Lozano, Mario RUI e il partente Manolas, ancora non sostituito.
Dovendo quindi fare di necessità virtù, l’assente Spalletti, anche gli colpito dal covid, ben sostituito da Domenichini, decide di schierare Rrahamani, Zielinski e Lobotka, nonostante il parere negativo della ASL. La Juventus invece presenta Chiesa dal primo minuto, con Morata centro attacco e Bernardeschi sulla fascia.
Parte subito bene il Napoli con un buon pressing che costringe i padroni di casa nella propria area di rigore, ma è la Juve a far registrare il primo tiro in porta, con Chiesa che dal limite, spara a lato su deviazione di Di Lorenzo, ancora una volta tra i migliori in campo. Poco dopo tocca a McKenny di testa su azione di calcio d’angolo, mandare alto sulla traversa, ed ancora è sempre Chiesa, con un bolide da fuori area, fallire lo specchio della porta.
Il Napoli però tiene bene il campo e le azioni della Juve appaiono più delle velleità che dei veri e propri pericoli per la porta difesa da Ospina e gli azzurri non stanno a guardare, restano attenti e guardinghi e al minuto 23′ scoccano il dardo con Dries Mertens, ben servito in area da Politano, che castiga i bianconeri.
Rete numero 142 per il belga, che aumenta ancor più il suo bottino, abbattendo i propri record , portandolo sempre piu in vetta alla classifica dei cannonieri di tutti i tempi della squadra Azzurra.
Gli azzurri galvanizzati dalla rete tentano il raddoppio e dopo poco tocca a Zielinski saggiare le doti di Szczesny, che con un colpo di reni alza alto sulla traversa una fucilata del polacco.Termina quindi così il primo tempo che ha visto una buona prova degli azzurri.
Nella ripresa le squadre rientrano in campo con gli stessi titolari e i bianconeri cercano di alzare il ritmo. Dopo 9 minuti, Chiesa raccoglie una palla sporca dal limite dell’area e insacca alle spalle di Ospina, sfortunato anche per la deviazione di Lobotka, che rende imparabile il tiro in porta del pareggio juventino, sebbene gravato da un fallo che solo l’arbitro sembra non avere visto, al centro dell’area su azione di ripartenza della Juventus, causato da Bernardeschi che colpisce la prima la palla con le mani per poi rovinare su Diego Demme.
Il Napoli però stringere i denti e tiene bene. Allegri al 66esimo rimescola le carte e opera quindi un doppio cambio. Entrano Dybala e Betancur al posto di Bernardeschi e Rabiot, l’indirizzo della partita però non cambia.
Al 76esimo per il Napoli entra Elmas al posto di uno stanchissimo Politano, mentre al ottantanovesimo tocca a Petagna far rifiatare Mertens. L’ingresso del giovane Zanoli a 92esimo al posto di Lobotka, chiude praticamente l’incontro.
Nel giorno dell’epifania 1-1 dunque del Napoli, che con il pareggio tiene la Juventus a – 5 alle proprie spalle e agguanta così il terzo posto in solitaria, in attesa della partita che dovrà essere recuperata tra il Torino e l’Atalanta diretta inseguitrice.
Un punto positivo per I Partenopei, autore di un ottimo calcio, nonostante le gravissime assenze che hanno falcidiato la squadra Azzurra, le tante polemiche pre partite, sulla opportunità o meno di disputare una gara con il parere negativo delle Asl, che di fatto non hanno consentito lo svolgimento di ben 4 altre partite del turno.
A questo punto non resta che attendere la prossima gara che si disputerà domenica allo stadio Maradona e vedrà gli azzurri impegnati contro i genovesi della Sampdoria, oggi sconfitti in casa da un rinato Cagliari