Mariupol resta Sotto assedio. Arrivata a 25 giorni di blocco totale, senza nessun collegamento con il resto dell’Ucraina, non si riesce neanche a trasferire farmaci, acqua, cibo.
Nel teatro colpito da Mosca a poco più di una settimana fa, si teme ora di dover contare almeno 300 vittime.
Tra 150/200.000 mila cittadini, sono ancora intrappolati in questa città, del sud-est del paese, anche se negli ultimi giorni, circa 60 mila abitanti sono stati evacuati verso altri centri.
In loro aiuto il presidente francese Macron insieme a Grecia e Turchia annunciato un operazione Umanitaria per evacuare le persone che stanno cercando di andare via.
Un’operazione che si annuncia complesso è pericolosa. In città gli scantinati dei palazzi sono diventati Bunker Per trovare rifugio, mentre si cerca di sopravvivere in mezzo alla distruzione.
I residenti devono seppellire i loro vicini caduti e i familiari, in tombe improvvisate nei cortili dei loro condomini, ma nonostante le difficoltà stanno continuando ad offrirsi aiuta a vicenda.
Emblematica la storia di Elena. Era la proprietaria di un negozio di animali quando è scoppiata la guerra ed è riuscita a portare in salvo con sè un certo numero, che adesso speao di dare ai bambini, come lei bloccati in quella che un tempo era la città di 400.000 abitanti e dove ora stanno finendo le scorte di acqua e cibo.
Gli aiuti umanitari sono scarsi ed è difficile entrare uscire dalla città. Molte strade sono inaccessibili a causa di una combinazione di merci ed equipaggiamento militare bruciato.
La testimonianza di Olga, ex capo di una produzione farmaceutica a Mariupol, si è rifugiata dei bombardamenti con la figlia e la nipote di 14 anni,nel freddo seminterrato del loro condominio. Racconta che adesso è rimasta con poco della tua vita precedente, ” ho vissuto molto bene, avevo una Dacia, un appartamento con tre camere da letto un garage, ed ora non ho più nulla”