il ministro degli Esteri annuncia, in conferenza stampa la scissione dal Movimento 5 Stelle
È ufficiale dunque dopo i preavvisi negli ultimi giorni il ministro Luigi Di Maio ha rotto gli argini con una dichiarazione ufficiale, cui non ha fatto seguito alcuna replica dai vertici dei grillini
“ è difficile dirlo ma oggi io e tanti altri colleghi e amici in cui presenti lasciamo il MoVimento 5 Stelle lasciamo quella che da domani non sarà più la prima forza politica in Parlamento” al termine di una giornata dai toni sempre più accesi lo strappo alla fine è arrivato.
Luigi Di Maio convoca una conferenza stampa senza concedere che venga fatta nessuna domanda e viene accolto con un lungo applauso dai suoi seguaci parlamentari.
Alcuni membri del governo come il Sottosegretario Vincenzo Spadafora e Laura Castelli , lo seguiranno nella nuova componente insieme per il futuro.
Il ministro degli Esteri parla di maturità e rinnega il passato a cominciare dal principio che uno vale uno
“abbiamo bisogno di aggregare le migliori capacità dei migliori talenti di questo paese, perché uno non vale l’altro“
Un vero è proprio j’accuse, nei confronti dei colleghi di partito, che accusa di non imparare dagli errori del passato.
Lo scontro in politica estera , la goccia che ha fatto traboccare il vaso, “già da molto tempo la prima forza politica in Parlamento ha messo in discussione sia il lavoro del presidente del consiglio che del ministro degli Esteri, continuando a mettere in difficoltà il governo anche in occasione di importanti vertice internazionali, solo per provare a recuperare qualche punto percentuale, senza neanche Riuscirci” nel suo discorso Di Maio cita Sassoli e Mattarella con cui ad un incontro prima della convocazione della conferenza stampa, ribadisce il suo sostegno al governo.
” voglio dire con molta chiarezza, Sì faccio parte del governo draghi e credo che l’operato del nostro presidente del consiglio deve essere motivo di orgoglio del nostro paese in tutto il mondo e continueremo a sostenerlo con lealtà con le idee e con il massimo impegno che possiamo metterci”
questo dunque il Di Maio pensiero. Il movimento cinque stelle Con la scissione pass dunque il testimone di primo gruppo Parlamentare che passa alla lega. Non solo perché oltre i numeri in uscita dell’attuale ministro degli Esteri, tra le figure storiche del movimento, in disaccordo con la linea attuale, mette in discussione l’identità stessa del partito.
Nel contempo tacciono i vertici dei 5 Stelle, ne Conte ne Grillo commentano infatti l’uscita di Di Maio dai ranghi, che si affidano solo ad un comunicato che smentisce l’uscita dal governo lanciata da un’agenzia di stampa e dal portavoce di Conte Casalino una laconica dichiarazione “tutto questo odio contro di noi sarà un boomerang”.