Nel Vangelo della Liturgia odierna un’espressione di Gesù colpisce e interroga.
Mentre è in cammino con i suoi discepoli, Egli dice: <<Sono venuto a gettare fuoco sulla Terra, e quanto vorrei fosse già acceso>> Di quale fuoco sta parlando? Quale fuoco porta Gesù?
Gesù è venuto a portare il fuoco del Vangelo, spiega il Santo Padre.
Il Vangelo è come un fuoco perché brucia i vecchi equilibri del vivere, fa uscire dall’individualismo, sfida l’egoismo, fa uscire dalla schiavitù del peccato. Il Vangelo non lascia le cose come stanno, scuote gli animi, accende un’inquietudine che spinge ad aprirci a Dio e ai fratelli.
E’ proprio come un fuoco, il Papa continua, mentre riscalda con l’amore di Dio vuole illuminare i lati oscuri della vita (tutti ne abbiamo!), consumare i falsi idoli che ci rendono schiavi.
Cosa significa, dunque,per ognuno di noi questa parola di Gesù?
<<Ci invita a riaccendere la fiamma della fede, ma non per lasciarci in una calma rassicurante, ma per spingerci ad agire>> insiste il Santo Padre.
<<La fede non è una ninna nanna che ci culla per farci addormentare. Le fede vera è un fuoco. Un fuoco acceso per farci stare desti e operosi anche nella notte>>.
E allora dobbiamo domandarci: io sono appassionato al Vangelo? Lo leggo, lo porto con me? Facciamoci, pertanto, anche noi testimoni dell’amore di Dio e gettiamolo nel mondo, portiamolo a tutti.