Il Vangelo della Liturgia odierna appare duro e difficile da capire. Gesù racconta di un amministratore disonesto che ruba al suo padrone e poi usa la furbizia per cavarsela e non perdere il lavoro.
L’amministratore non si da per vinto, ma agisce con scaltrezza e cerca una via di uscita. Cosa vuole dirci Gesù? La chiave di lettura non è certo quella di vedere una giustificazione o un appoggio indiscriminato a tale comportamento.
Gesù ci lancia diverse provocazioni. << I figli di questo mondo – egli dice – verso i loro padroni sono più scaltri dei figli della luce>> .
Ma cosa significa? Il Santo Padre ci spiega così il messaggio di Gesù: Capita che chi si muove secondo criteri mondani sa cavarsela anche in mezzo ai guai. I discepoli di Gesù, invece, cioè noi, spesso non sappiamo prendere l’iniziativa, ci scoraggiamo. Anche nei momenti di crisi personale spesso ci comportiamo così. Invece, precisa Papa Francesco, si potrebbe anche essere scaltri secondo il Vangelo, essere svegli e attenti per discernere la realtà, essere creativi per cercare soluzioni buone, per noi e per gli altri.
Ma il Vangelo di oggi ci offre anche un altro spunto di riflessione.
L’amministratore disonesto utilizza parte delle risorse derubate per tessere delle reti di amicizia che gli serviranno in futuro.
Attraverso questa immagine, Gesù vuole invitarci a non usare i beni di questo mondo solo per asservire il nostro personale egoismo, ma utilizzarli per creare delle relazioni buone, delle amicizie, per promuovere la fratellanza e la cura del prossimo, precisa Sua Santità.
Infine Papa Francesco chiarisce con un suo bellissimo messaggio il Vangelo di oggi.
Ci sono tutt’ora storie di corruzione, di iniquità.
A noi cristiani non è permesso di stare a guardare e di giacere nell’indifferenza.
Al contrario <<siamo chiamati ad essere creativi nel fare il bene, con la prudenza e la scaltrezza del Vangelo, usando i beni di questo mondo – non solo quelli materiali, ma tutti i doni che abbiamo ricevuto dal Signore – non per arricchire noi stessi, ma per generare amore fraterno e amicizia sociale>>.