Il Vangelo di oggi si conclude con una domanda importante: <<Gesù, quando verrà sulla Terra, troverà la fede?>>
Immaginiamo che il Signore venga oggi sulla Terra, spiega Papa Francesco.
Vedrebbe guerre, povertà e disuguaglianze; vedrebbe anche progressi tecnologici, mezzi e gente frenetica, che va sempre di corsa.
Troverebbe persone che gli dedicano tempo? Che lo mettono al primo posto?
Ma soprattutto – ci sprona Sua Santità- chiediamoci: cosa troverebbe in me?
Pensiamo un po’ alla nostra quotidianità. Siamo sempre di corsa, presi da tante cose: impegni, scadenze, eventi, ricorrenze. Così rischiamo che la nostra fede si intiepidisca. Gesù ci offre, però, un rimedio: la preghiera. La preghiera è la medicina della fede, la cura, spiega il Santo Padre. E come ogni medicina va assunta con costanza e regolarità. Non si può pensare di farne un pieno una volta ogni tanto e poi di non dedicar visi più.
Come si può fare durante le nostre giornate a restare vigili nella fede e continuare a pregare?
Può venirci in aiuto un rimedio antico ma ancora efficace: quello della recita delle giaculatorie.
Piccole preghiere facilmente memorizzabili da ripetere più volte durante la giornata per <<restare sintonizzati con il Signore>>.
Un esempio? <<Gesù ti ringrazio e ti offro questa giornata>> oppure << Gesù confido in te>>
Piccole preghierine da ripetere più volte, come se fossero dei messaggini inviati a Dio. E non dimentichiamo di fare attenzione alle sue risposte. Da dove le leggiamo? Dal Vangelo. Qui Papa Francesco chiude con un prezioso consiglio: ci suggerisce di portare sempre con noi un Vangelo, di aprirlo più volte nel corso della giornata e di trovarvi le risposte del Signore, a tutte le nostre domande