L’autonomia regionale, un argomento importante contro gli sprechi per la maggioranza è invece un atto che potrebbe dividere l’Italia in Serie A essere B per quanto riguarda le opposizioni.
A pochi giorni al voto nelle regioni Arriva il via libera del governo sulla proposta di legge sull’autonomia regionale.
Le camere e le regioni dovranno esprimersi su più provvedimenti, in particolare sul nodo delicato, quello dei livelli essenziali delle prestazioni dei servizi, che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale.
Soddisfatta la premier Meloni, “il governo valuta un percorso per superare divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini in ogni parte d’Italia gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi”.
Sulla stessa linea il ministro degli affari regionali Roberto Calderoni “mi auguro con questa legge ci sia un locomotore che tira un altro locomotore che spinge, perché se tutti e due spingeranno nella stessa direzione avremo un’Italia ad alta velocità è l’occasione per superare le divisioni”
Secondo il ministro degli affari europei Fitto, uno stimolo per invertire una tendenza, quella della protesta a prescindere dall’idea che non si possa mai affrontare una questione della contrapposizione strumentale tra le due parti del paese.
Giudizi positivi anche dal ministro delle riforme Casellati ed è dal Presidente del Veneto Zaia.
“Un modello che è incompatibile con l’unità nazionale”, questo il commento di Stefano Bonaccini “la bozza Calderli e irricevibile. Noi siamo pronti alla mobilitazione perché non è stata condivisa con la conferenza delle regioni, cosa clamorosa e incredibile perché è un’autonomia differenziata che non tiene conto delle nostre proposte e va nella direzione di spaccare il paese”