La quarta serata della 73esima edizione del Festival di Sanremo è stata Probabilmente quella più bella, nella quale la musica l’ha fatta finalmente da padrona.
Tutti i 28 partecipanti hanno presentato una cover accompagnati da altrettanti famosi colleghi, riscuotendo un consenso di pubblico che ha risposto entusiasta sia dagli spalti dell’Ariston, che da casa, a quella che è stata la celebrazione della protagonista principale, ovvero la musica!
La serata si è aperta con Ariete e San Giovanni che hanno riproposto “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato, un omaggio ad uno dei maestri della musica italiana, segnato da qualche nota non proprio intonata, ma che ha regalato comunque momenti di indimenticata commozione per il maestro siciliano.
A seguire Will e Michele Zarrillo con “cinque giorni” di Michele Zarrillo. farà discutere probabilmente anche le esibizioni di Elodie e BigMama che hanno cantato “American Woman” di Lenny Kravitz ma la cui performance sarà probabilmente ricordata per il bacio saffico tra le due artiste. Momento di gloria anche per un altro mito della canzone italiana Peppino Di Capri che ha cantato “champagne”.
La gara è proseguita poi con Holly accompagnato da Lorella Cuccarini con “la notte vola” mentre Ultimo si è presentato con Eros Ramazzotti in un medley del cantante Romano. Lazza & Emma e Laura Mazzadoni hanno invece reinterpretato Tiziano Ferro, mentre Tananai si è esibito insieme con Biagio Antonacci con un brano di Simone Cristicchi “Vorrei cantare come Biagio”.
Shari e Salmo hanno invece riproposto Zucchero con “hai scelto il diavolo in me” e poi è arrivato il momento che ha visto presenti Gianluca Grignani è Arisa con “Destinazione paradiso” il duo con il rock di Grignani e la voce straordinaria di Arisa ha letteralmente scosso le fondamenta del teatro Ariston, i due artisti Infatti si sono distinti per essere scesi dal palco e avere coinvolto nella loro interpretazione anche il pubblico.
Ed ancora Leo Gassman e Edoardo Bennato accompagnati dal quartetto flegreo, con un medley del cantante napoletano, molto apprezzato dalla sala e dallo stesso Amadeus che si è sorpreso a cantare e ballare al ritmo del cantautore partenopeo.
Gli Articolo 31 si sono affiancati invece con Fedez, che non ha mancato di omaggiare la mamma presente in sala, con un bacio in diretta, di italianissima comunanza.
Momenti incandescenti e di grandissima musica con due delle più belle voci italiane, Giorgia ed Elisa si sono esibite con “luce” e “Di sole e d’azzurro”, è toccato Poi a Colapesce e di Martino cantare insieme con Carla Bruni l’indimenticabile “Azzurro” di Adriano Celentano.
I Cugini di Campagna hanno invece deciso di presentarsi con Paolo Vallesi con “la forza della vita, e l’indimenticata e forse abusata “anima mia”.
La serata scorre veloce con le note di Marco Mengoni e Kingdom Choir, in una rielaborazione di “Let it Be” che conferma l’artista di Ronciglione, come quello di cui più di tutti sentiremo parlare nel futuro della musica italiana.
Altro momento momento è stato quello del giovane e talentuoso Gianmaria con il timbro inconfondibile di Manuel Agnelli, in una reinterpretazione di “quello che non c’è” degli Afterhours.
Attesissimi Mr. Rain e Fasma, che hanno regalato una interpretazione di “qualcosa di grande” di Cesare Cremonini.
Sorprendente la scelta di Madame, accompagnata con Izi in una versione di De Andrè ” via del campo” che ha dato anche ai più giovani la possibilità di ascoltare e conoscere la poesia del cantautore genovese.
I Come Cose con Baustelle hanno invece portato sul palco un evergreen “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri e come spesso succede, si è passati dal sacro al profano di Rosa Chemical e Rose Villain in una trasgressiva (ma non troppo) “America” di Gianna Nannini
La serata ha visto poi esibirsi due gruppi, i Modà con le vibrazioni, che hanno cantato “vieni da me” e abbraccio finale dei due leader Checco dei modà e Francesco Sarcina del gruppo milanese.
Levante e Renzo Rubino hanno invece riproposto “Vivere” di Vasco Rossi, con una interpretazione delicata e toccante.
Anna Oxa omaggia invece se stessa con “un’emozione da poco” accompagnata dal violoncellista e Dj albanese Lljard Shaba
I disagi adolescenziali portati sul palco dell’Ariston da Sethu e bunker 44 con ” Charlie fa serf” dei Baustelle che non hanno fatto mancare sedie all’aria, in una esplosione, fortunatamente contenuta, di energia.
Piccolo contrattempo per una ripartenza scaturita da un mancato accordo, risolto però brillantemente da Lda e Alex Britti, con ” oggi sono io”.
Un tributo anche ad untormentone dance del 1999 “l’amour toujours” del dj Gigi D’Agostino, in una versione riveduta è corretta di Mara Sattei e Noemi che hanno fatto ballare tutto il pubblico in sala.
Attesa anche l’esibizione delle sorelle Paola e Chiara con Merk & kremont, che in occasione della Reunion, hanno proposto un medley dei loro successi.
Chiudono Colla Zio e dito nella piaga con un travolgente brano di Daniele Silvestri “salirò”
Vince la competizione dei duetti, Marco Mengoni, di luccicante vestito, con i Kingdom Choir e una iconica “let it be”.
In sintesi una serata perfetta, nella quale da censurare probabilmente solo il look dei protagonisti, sui quali, meglio stendere un pietoso velo, eccezion fatta per i presentatori Gianni Morandi e Amadeus, impeccabili e il gruppo di ” O mar for” che hanno dato la dimostrazione di come si possa essere giovani, alternativi e allo stesso modo ben vestiti.