La Tico Film è una casa di produzione cinematografica indipendente fondata nel 2005 da Gino Pennacchi e sua figlia Sarah, entrambi con esperienza di finanza internazionale. Vanta successi e riconoscimenti grazie anche all’occhio di riguardo che da sempre ha verso la realtà: le storie raccontate nei docufilm ai quali si dedica, si rivelano sempre originali e interessanti sotto ogni aspetto.
I lavori di questa casa di produzione sono stati proiettati in festival importanti, come per esempio la Berlinale, Tribeca, il Festival del cinema di Venezia e il Festival del cinema di Roma.
Ma cosa c’è dietro una casa di produzione cinematografica oggi, nell’era digitale e tra produzioni che sembrano apprezzare immagini sincopate, mode del momento o soltanto grandi nomi? Qual è invece, la vostra politica?
La nostra politica è oramai ciò che ci contraddistingue: fare sempre scelte che contengano un messaggio sociale ma nel contempo abbiano un tono di leggerezza e di spettacolarità, con particolare attenzione alle musiche come apporto di emozione. Perchè ciò che è destinato a un pubblico, è sempre importante forma di comunicazione: può informare, sensibilizzare, divertire, ma per riuscirci deve mirare a catturare l’attenzione, a emozionare.
Gino Pennacchi produttore: che cosa deve avere una storia per colpirla?
Cerco sempre una storia che contenga una narrazione che sappia emozionare senza introspezioni autoriali, ma con punti di vista originali e argomenti che apportino qualcosa di nuovo allo spettatore.
Ci racconta un aneddoto, una curiosità, legati al suo lavoro?
Ricorderò sempre con emozione il momento in cui, alla prima del nostro “La vera leggenda di Tony Vilar”, diretto dal regista Giuseppe Gagliardi e uscito nelle sale italiane nel 2006, un signore si alza dalla platea, ci raggiunge sul palco e dice: “Vorrei avere il vostro film al nostro Festival Tribeca, vi aspettiamo a New York”.
Il Tribeca Film Festival è una rassegna internazionale di film indipendenti fondata nel 2011 da Robert De Niro e Jane Rosenthal, rassegna che ci ha ospitato a New York regalandoci una grande soddisfazione.
Per concludere, una domanda che rivolgiamo a Gino Pennacchi spettatore: quale film ha amato di più e perchè?
Ultimamente mi ha lasciato qualcosa di importante il recente film diretto da Riccardo Milani“Grazie ragazzi“. Un ottimo cast, una storia molto particolare, un Antonio Albanese perfetto. Questo film, che consiglio, ci insegna a non avere pregiudizi, insegnamento di cui si ha tanto bisogno.