Telecamere in strada per controllare le donne e verificare L’abbigliamento delle donne
Questa è l’ultima delle regole imposte dal governo iraniano per tornare a fiaccare la resistenza dell’hijab obbligatorio per le donne in strada e nei luoghi pubblici, pesanti sanzioni per chi si oppone.
Il velo e il rispetto della tradizione rappresenta l’immagine spirituale del paese, sostiene il capo della polizia, adesso grazie alle nuove tecnologie sarà più facile identificare i trasgressori e avvertirli sulle conseguenze.
I procedimenti potrebbero riguardare anche chi non fa rispettare la legge come accaduto in un negozio dove dieci giorni fa un uomo ha lanciato una ciotola di yogurt contro una madre e una figlia, colpevoli di non avere indossato il velo. L’uomo è stato arrestato per turbamento dell’ordine pubblico, ma anche le donne sono finite in manette, mentre il proprietario del locale è stato multato.
Nelle grandi città tante continuano ad andare in giro con il capo scoperto nonostante la sanguinosa repressione alle proteste iniziate a settembre dopo che Mahsz Amini la ragazza di origini curde che aveva tolto il velo in classe in segno di protesta è stata arrestata e poi è morta a seguito delle ferite riportate mentre era sotto custodia della polizia.
Intanto dal ministero degli interni filtrano segnali di maggiore restrizione, il regime ha promesso tolleranza zero sulla questione, per far rispettare un decreto che ritengono alla base del credo islamico, velo e castità, imprescindibili per tutelare l’ordine e la dignità delle donne