Purtroppo l’inflazione torna a salire e mese di aprile, di 8,3 punti l’aumento, che si traduce per una famiglia tipo, in una maggiore spesa di quasi 2.500,00€ circa.
L’accelerazione dovuta all’aumento dei prezzi dei beni energetici. Per quanto riguarda invece il decreto lavoro la maggioranza si dice soddisfatta, promessa mantenuta soprattutto sul taglio al Cuneo e il decreto sui flussi di lavoro e assistenza, varato dal governo. Un importante passo che si completerà con la riforma fiscale e con altri cambiamenti nelle regole per il lavoro.
Alcune misure valide per il 2023 come il taglio del Cuneo contributivo e l’innalzamento del tetto ai Fringe Benefit aziendali potrebbero diventare strutturali. Sia il ministro del lavoro Calderone sia il ministro all’economia Leo confermano la direzione dell’esecutivo.
Il taglio del costo del lavoro è arrivato a sei e sette punti percentuali dei contributi per i redditi fino a 35.000€ E potrebbe essere prorogato nel 2024 con un costo di oltre 10 miliardi. IL Provvedimento in vigore dal primo luglio porterà nelle buste paga dei lavoratori dipendenti tra i 45 e i 100 euro in più ogni mese, non si esclude denuncia Leo in un’audizione al parlamento, una tassazione più bassa delle tredicesima per dare ossigeno le famiglie nell’ultimo mese dell’anno e rilanciare gli acquisti.