Il PNRR in campo con un importo totale dei fondi europei di 191,5 miliardi resta invariato, cambiano però le destinazioni.
Quasi 16 miliardi di progetti che non sono realizzabili nei tempi e nei modi previsti dal piano, spiega il ministro Fitto, saranno ridistribuiti per essere spostati sul fronte energetico.
13 miliardi destinati agli ambienti locali e 1,3 per la riduzione del dissesto idrogeologico, ma anche grandi opere come la ferrovia Roma – Pescara, progetti assicura il ministro, che non saranno cancellati ma rifinanziati con altre risorse come i fondi europei di coesione che hanno scadenza oltre 2026.
Al loro posto 19 miliardi d’Europa nel finanziamento, 2,7 aggiuntivi per il progetto Repower saranno destinati a velocizzare la transizione dell’Indipendenza energetica del paese con interventi sulle reti per 2,3 miliardi e a favore delle rinnovabili ed efficienza energetica.
Previsto il ritorno di un Ecobonus edilizio da 4 miliardi per le categorie più deboli e nell’ambito dei Re Power c’è una scelta forte del governo con la riproposizione degli interventi di mettere in campo, sulla sostenibilità ambientale e di energia elettrica del nostro paese.
Nella proposta del governo ci sono anche Novecento milioni in più per gli asili nido e un fondo per la ricostruzione post alluvione nell’Emilia Romagna come sottolineato il ministro fitto che martedì riferirà alle camere.