In arrivo in un periodo non facile per gli italiani, al rientro delle vacanze, proprio oggi la notizia della frenata del PIL del secondo trimestre, in attesa la prossima settimana del vertice tra maggioranza e Governo.
Un calo dal 3% al .4% con un punto in meno rispetto alle precedenti Stime. Un solo decimale che però vale 2 miliardi che rappresenta unomspechhio della realtà della economi in Italia.
Una realtà che scuote la maggioranza ed il governo perché se si dovesse confermare questo Trend anche nel prossimo trimestre si parlerebbe di recessione tecnica, che vedrebbe il rischio concretomdel mancato raggiungimento dell’obiettivo dell’1% di crescita complessiva nell’anno 2023.
Una doccia gelata che penalizzerebbe in primis gli italiani, gia alle prese con aumenti dell’energia e dei carburanti e per il governo che vedrebbe ristretti gli spazi della manovra economiica per la minore disponibilità di risorse.
Restrizioni che influiranno sulle scelte politiche che comunque Giorgia Meloni intende confermare e finalizzate a dare un sostegno ai redditi medio bassi Attraverso quale misura il taglio del cuneo fiscale.
Il futuro in questo contesto appare incerto e non si potrà probabilmente arrivare immediatamente alla riforma delle pensioni così come chiesto della Lega sull’innalzamento delle pensioni minime fino a €700.
Su questo pesa ovviamente anche il patto di stabilità, ovvero quello ferreo del precovid, oppure quelll rivisto alla luce delle Stime e della situazione attuale.
Non ultimo le elezioni europee nel 2024, verso el quali si va un voto fondamentale per la ridefinizione della governance di Bruxelles, anche delle alleanze e degli equilibri e chiaramente una manovra tra “lacrime e sangue” senza poter spendere, non è il miglior modo per la maggioranza per consolidare il consenso.