Quarta vittoria in trasferta per il Napoli, che rimane a meno 7 dall’Inter capolista ma recupera tre punti al Milan.
Successo importante per i partenopei alla ricerca di una continuità di gioco e di risultati.
Garcia conferma il 4-3-3 e Raspadori al centro dell’attacco; la squadra di Inzaghi si schiera a specchio rispetto agli azzurri con tutte le intenzioni di frenare la manovra azzurra.
Primo tempo a senso unico: il Napoli parte bene e finalmente torna “feroce” nella fase di non possesso .
E proprio Lobotka , recupera palla su un uscita infelice dei salernitani, serve Raspadori che incrocia il tiro battendo Ochoa.
I partenopei continuano a collezionare occasioni e Ochoa sarà protagonista di almeno quattro interventi importanti che impediranno al Napoli di chiudere anzitempo la gara.
Il raddoppio arriva dopo l’ingresso di Elmas: azione personale del macedone servito sull’out di sinistra, entra in area di rigore e batte Ochoa sul secondo palo.
Vittoria meritata del Napoli che ha rischiato quasi nulla in fase difensiva; risultato in discussione solo per un raddoppio arrivato troppo tardi.
Salernitana volenterosa e aggressiva ma i partenopei hanno risposto bene sul campo nonostante un ambiente avverso e gravato dal grosso carico emotivo.
Il Napoli occupa bene il campo e accorcia bene soprattutto in fase difensiva; manca ancora quel gioco a cui la piazza era abituata; una gestione della palla subtotale, dove il gioco verticale era solo una necessità.
Raspadori ha dimostrato di sapere interpretare il ruolo di prima punta, a patto che la squadra lo coinvolga nella costruzione.
Manca quell’ennesimo step, di gioco e di consapevolezza che permetterebbe ai campionati d’Italia qualche passo in avanti nella classifica.
I tre punti aiutano a lavorare maggiormente sereni e a ridurre le pressioni su allenatore e squadra.
Il Napoli sta meglio, ma non è ancora guarito.
Claudio Cava
autore della pagina Facebook “081Azzurro”