Il Napoli non riesce a vincere contro l’Union Berlino, squadra che perde da 8 partite nel proprio campionato.
La squadra tedesca è terzultima in Bundesliga.
Gli azzurri non vanno oltre il pari contro una squadra in netta difficoltà da almeno due mesi.
Troppo lenta la manovra azzurra e poche le occasioni nitide per gli azzurri.
Ancora una volta il Napoli da l’impressione di non avere una chiara identità di gioco, dipendente dalle giocate individuali dei propri calciatori.
Nel primo tempo gli azzurri saranno pericolosi solo con una conclusione di Zielinski, dopo un rimpallo fortunoso in area di rigore, e con un colpo di testa di Natan che si stampa sul pala.
Gol annullato giustamente a Anguissa per fallo di Di Lorenzo.
Così si è concluso il primo tempo; fraseggio scolastico contro una squadra impaurita che ha schierato i suoi 11 giocatori dietro la linea della palla.
Com’è possibile?
I tedeschi pareggiano in contropiede al 52’ (non è una novità), lasciando il solo Lobotka uno contro uno, a rincorrere il giocatore più in palla e veloce dei tedeschi.
Anguissa ancora lontano dalla forma migliore e Lobotka ancora alla ricerca della sua posizione ideale; quel passaggio in più che rallenta il gioco e quella poca velocità nel giocare la palla negli spazi stretti.
Politano e Kvaratskhelia gli unici a provare a saltare l’uomo per creare superiorità numerica; ma non basta.
Settantasette minuti per cambiare qualcosa, con l’ingresso di Simeone ad affiancare un irriconoscibile Raspadori, è troppo tardi.
Com’è possibile?
Nei minuti finali mister Garcia sostituisce il giocatore più in forma del Napoli, Politano, per Lindstrom che non verrà ricordato per il grosso impatto nel campionato italiano.
Non è un pareggio in Champions League che rende tristi e pessimisti ma il modo in cui alcune partite si possono giocare.
La qualificazione agli ottavi non è poi così distante ma vincere questa partita sarebbe stato importante per gli incassi champions e per migliorare il ranking uefa, utile per la qualificazioni al mondiale per Club.
E’ tempo di bilanci e di ricerca delle cause che hanno portato i campioni d’Italia a una involuzione tattica ormai consolidata.
Com’è possibile?
Claudio Cava
autore della pagina Facebook “081Azzurro”