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Il ruggito del leone

Nel giorno in cui Diego Maradona lascia da 3 anni orfani i napoletani, il Napoli omaggia il suo mito con una vittoria di prestigio sbancando il Gewiss stadium per 2 a 1

Vittoria secca su un campo difficile che premia gli azzurri di mr. Mazzarri che si regala i primi 3 punti e rilancia una squadra reduce da due prestazioni opache.

Vittoria in campo come ha detto di prestigio ma non solo, vittoria figlia di una prestazione di carattere per i partenopei che incentivati dal cambio di panchina, ma soprattutto incalzati dai tifosi che nessuno sconto hanno fatto alla squadra esortandola a dare il massimo, hanno fatto vedere un primo tempo in cui hanno letteralmente dominato, come lo scorso anno. Diversamente invece nella seconda frazione hanno pagato lo sforzo fatto giocando maggiormente di rimessa

A Parziale discolpa degli azzurri c’è da segnalare che ha fortemente influenzato la prestazione l’infortunio di Mathias Oliveira fermatosi per un infortunio al ginocchio che ha lasciato un vero e proprio vuoto sulla corsia mancina. L’assenza forzata di Mario Rui indisponibile, ha impedito la impossibilità di schierare un giocatore di ruolo, costringendo Mazzarri ad  inserite Juan Jesus, la cui prestazione non sarà però ricordata come delle migliori 

Importante invece il rientro in campo di Victor Oshimen che si è subito segnalato per la fame assassina nonché autore dell’assist per Elmas che ha regalato la rete della vittoria ai partenopei 

Tornando alla gara il Napoli ha fatto vedere un buon  primo tempo, con possesso palla e un pressing asfissiante,  con la linea difensiva altissima a dare supporto al centrocampo.

Dopo qualche iniziale tentativo dei bergamaschi ben controllata dal Napoli gli azzurri intensificano la pressione e prendono le redini del gioco. Al minuto 34 dalla destra Raspadori crossa al centro dove Rrahmani di testa infila Carnesecchi per la rete del vantaggio.

Interviene però il Var e annulla il gol per un fuorigioco millimetrico del difensore kosovaro. Il Napoli però non si smonta e colpisce al 44º. Il capitano dalla destra serve un cross perfetto per la testa di Kvaratkhelia che insacca alle spalle di un incolpevole Carnesecchi .

E festa sulla panchina azzurra che corre ad abbracciare il georgiano autore fino a quel momento di una prestazione appena sufficiente per il controllo ferreo di Scalvini che con le buone e soprattutto con le cattive rende la vita difficile al talento napoletano.

La dea barcolla e il Napoli cerca di approfittarne A 48º mischia furiosa in area bergamasca con una serie di tiri in porta tutti fortunatamente deviati, Raspadori nell’occasione chiede un calcio di rigore per un fallo di mani di  Koopmeiners  ma l’arbitro non concede il penalty. Si chiude così il primo tempo con il Napoli in vantaggio 

Seconda frazione di marca Bergamasca con gli uomini di Gasperini che spingono forte sulle fasce, il Napoli soffre ma non molla e rintuzza tutti gli attacchi offensivi, capitolando però al 53º Quando a Hateboer dalla destra serve un pallone magnifico per Loockman che sale in alto lasciando sul posto Rrahmani e segna il gol del pareggio.

La rete galvanizza l’undici di Gasperini che insistono con forcing asfissiante, cercano di mettere sotto gli azzurri. L’impresa sembra compiuta quando minuto 60 Pasalic  serve Koopmeiners che solo davanti a Gollini segna il gol del vantaggio.

La rete però viene annullata per un chiaro fuori gioco dell’olandese. 

Al 63º minuto Mazzarri corre ai ripari e fa entrare Victor Osimhen per Jack Raspadori e Elmas per un esausto Politano. Il leone nigeriano ruggisce subito e si carica letteralmente la squadra sulle spalle esortandola a reagire, si arriva così al 77º Con Cajuste nel frattempo subentrato al posto di Zielinski che intercetta una palla malamente calciata in uscita da carnesecchi e serve Victor Osimhen al centro dell’area, il nigeriano vedi libero sulla destra elmas che non si fa pregare e insacca tra palo e portiere. 2 -1 per il Napoli è partita in cassaforte 

Gara  combattutissima ma giocata in maniera leale con entrambe le squadre che non hanno sfigurato. Gli uomini di Mazzarri portano a casa il risultato forti di un cambio di mentalità e soprattutto di una partita votata al sacrificio e non ultimo di una maggiore qualità.

Premiato dunque Walter Mazzarri il cui primo impegno era quello di portare a casa il risultato a qualsiasi costo. Per il bel gioco ci sarà tempo, anche se le premesse fanno ben sperare

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