Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Simone Bonelli, capitanati dal Filippo Volandri Riportano L’Italia del tennis sul tetto del mondo
La competizione tennistica più antica del mondo fa scalo a Malaga, dove il team azzurro sbarca dopo la benaugurante vittorie in semifinale contro la Serbia dell’invincibile Novak Djokovic ed affronta l’Australia che non si rassegna al ruolo di vittima sacrificale, anche se l’allenatore Paul Haarhuis ha esordito dicendo “i nostri guai sono arrivati quando Jannik Sinner è atterrato a Malaga”.
Ci ha visto giusto il Capitano dei canguri, gli azzurri infatti grazie ad un Sinner in forma smagliante sono arrivati in finale dopo avere battuto l’Olanda ai quarti e la Serbia in Semifinale, dove alla bella contro Djokovic, dopo le ultime due sfide terminate in pareggio, il talento altoatesino ha marcato il campo con una vittoria che ha spianto la strada alla finale.
Le cose ad onore del vero sono cominciate bene già nel match di esordio con Mattero Arnaldi che ha avuto la meglio su Popryn nella gara di apertura 7-5 2-6 6-4 il risultato finale per l’azzurro che ha consentito di giocare in scioltezza al compagno Jannik Sinner contro Alex de Minaur, sbaragliato con un secco 6-3 6-0.
Senza storia quindi la finale contro gli australiani che nulla hanno potuto contro lo strapotere azzurro.
Italiani che a fine gara hanno festeggiato nella cerimonia di premiazione che ha visto anche l partecipazione del mitico Nicola Pietrangeli visibilmente commesso e capitano della prima storica coppa disputata 47 anni addietro in Cile.