Gli azzurri non vanno oltre il pareggio, in una gara dove probabilmente non avrebbero meritato di vincere.
I ragazzi di Mister Ranieri, ordinati e cinici, dimostrano di avere più cattiveria agonistica e di crederci fino all’ultimo minuto. Calzona conferma il 433; Raspadori fa rifiatare Politano, Mazzocchi sostituisce lo squalificato Di Lorenzo. Dal primo minuto anche Zielinski, il mister prova a riabilitare il polacco dopo le esclusioni precedenti.
Il modulo è quello giusto e anche le distanze tra i reparti, ma non basta. Primo tempo povero di occasioni da gol, gli azzurri hanno il pallino del gioco ma sono troppo prevedibili negli ultimi 20 metri: Osimneh e Kvaratskhelia quasi mai pericolosi e sempre in ritardo.
Manovra troppo orizzontale e circolazione di palla con pochi cambi di velocità; difficile impensierire la difesa sarda sempre ordinata e attenta.
Il Cagliari si avvicina al vantaggio, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Il Napoli però ha una grande occasione.
Al 65esimo Raspadori, il migliore del reparto offensivo, ruba palla a Augello, cross al bacio sul secondo palo e gol di test di Osimhen. I partenopei sono in vantaggio col minimo sforzo.
Calzona sotituisce Kvaratskhelia e Zielinski con Politano e Cajuste e pochi minuti dopo Raspadori per Lindstrom. I sardi alzano il baricentro, gli azzurri provano a controllare la gara e a ripartire in contropiede.
Verso il 90esimo, il Napoli ha l’opportunità di chiudere la gara in due occasioni. Prima Politano si divora il raddoppio solo davanti a Scuffet e poi Simeone conclude sul portiere sardo da posizione defilata.
All’ultimo minuto, lancio di cinquanta metri di Dossena per Luvumbo, che controlla in maniera indisturbata in area di rigore regalando il pareggio al Cagliari.
Al di la dei moduli e della qualità in campo, gli azzurri non sono riusciti a gestire la gara nei minuti finali e non hanno chiuso la gara nonostante le occasioni avute.
I sardi hanno dimostrato di metterci quel qualcosa in più; ciò che è mancato al Napoli anche oggi. La motivazione, il sacrificio e la voglia di mettersi a disposizione del compagno.
I tifosi, anche oggi numerosi, in una trasferta delicata e onerosa, meritano di più.
Calzona non basta.
Claudio Cava Autore della pagina Facebook “081Azzurro”