Il SIPA, Sindacato Italiano Periti Assicurativi, sarà presente a al prossimo appuntamento con la sua partecipazione all’Aula Multimediale della Direzione Generale sede Frullone, a Napoli, per l’incontro che rientra nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, nello specifico “Sicurezza negli ambienti di vita”, e fornire il proprio contributo sulla prevenzione
Con Decreto Dirigenziale n. 301 del 21/07/2022 è stato istituito il Gruppo tecnico-scientifico regionale sulle buone pratiche di promozione della salute, rimodulato con D.D. n.753 del 13-11-23
Con D.D. n. 66 del 22/02/2023 è stato istituito il gruppo di lavoro di supporto alla Direzione Generale Tutela della Salute e coordinamento del SSR, per l’attuazione e la realizzazione delle azioni previste dai Programmi del PRP.
Il Programma si concentra sulla promozione della sicurezza, sia domestica che stradale, all’interno delle comunità, coinvolgendo tutte le realtà attive territoriali. La sicurezza domestica e stradale è un bene di tutti e va promossa con un’azione integrata e trasversale tra tutti gli attori coinvolti (Enti locali, istituzioni, associazioni di categoria, privato sociale,
IL PIANO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE (PNP) 2020- 2025 recepito Con Delibera della Giunta Regionale n. 619 del 29/12/2020 (BURC n.09 del 25-01-2021) nella sua attuazione prevede quindi di coinvolgere risorse e competenze in più ambiti, favorendo le interazioni di soggetti/ enti anche con altre finalità ma che si confrontino su un piano caratterizzato da un comune unico denominatore del rispetto della salute e della prevenzione
Il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 è costituito da 16 Programmi di cui 10 Predefiniti e 6 Liberi. Il PP05 Sicurezza negli ambienti di vita ha quale macro obiettivo di riferimento
- MO1 Malattie croniche non trasmissibili
- MO2 Dipendenze da sostanze e comportamenti
- MO3 Incidenti domestici e stradali
- MO5 Ambiente, Clima e Salute
MO3-05 Promuovere politiche intersettoriali mirate a migliorare la sicurezza delle strade e dei veicoli, integrando gli interventi che vanno ad agire sui comportamenti con quelli di miglioramento dell’ambiente
MO3LSh Informazione/comunicazione sul rischio di incidente stradale correlato a comportamenti a rischioB06 Promozione della sicurezza stradale
Sezione “Incidenti stradali”
Le iniziative messe in atto, a livello regionale e nazionale, hanno consentito la diminuzione dell’incidentalità
anche se continua ad essere elevato il numero di incidenti stradali e di vittime coinvolti, ma in proporzione
considerevolmente meno che nell’intero territorio nazionale. Secondo i dati Istat, in Italia, nel 2019 si sono
registrati 172.183 incidenti stradali (un incidente ogni 344 abitanti), con 3.173 decessi (1 decesso ogni
18.665 abitanti), e 241.384 feriti (1 ferito ogni 245 abitanti). Nella Regione Campania, nel 2019, gli incidenti stradali registrati sono stati 10.058 (uno ogni 564), con 223 persone decedute (un deceduto ogni 25.469 abitanti), e 15.067 feriti (un ferito ogni 377 abitanti). Le cause di incidentalità, sono imputabili, nel 93% dei casi, al comportamento scorretto del conducente e del pedone (Istat 2020). Tra le cause più frequenti, si confermano la “distrazione alla guida”, il “mancato rispetto della precedenza” e la “velocità troppo elevata”. Essi sono anche ascrivibili ad alterazione dello stato psicofisico del conducente (ebbrezza alcolica o uso di stupefacenti). I Programmi Europei per la sicurezza stradale, negli ultimi due decenni, hanno impegnato i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. In Campania, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 28,9%, meno della media nazionale (-42,0%);
nel periodo 2010 – 2019 si sono ridotte di -12,2% in Regione Campania e -22,9% in Italia (Istat 2020).
I territori che risultano maggiormente a rischio, considerando l’elevato indice di mortalità, sono: per la
provincia di Benevento, il Comune capoluogo; per la provincia di Caserta il Comune di Maddaloni; per la
provincia di Napoli i Comuni più a rischio risultano essere Afragola, Caivano, Castellammare di Stabia,
Marano di Napoli, Melito di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Torre Annunziata; per la provincia di Salerno i Comuni di Eboli e Pagani. A livello regionale, i territori con il più elevato indice di mortalità sono Melito di Napoli (10,3), Quarto (6,3) e Caivano (6,1).
Nell’ambito della sicurezza stradale, i comportamenti non corretti alla guida dell’auto e il mancato utilizzo
di dispositivi di sicurezza (cinture, seggiolini per bambini) sono responsabili di gran parte degli incidenti.
Alla luce di ciò, le azioni del Programma sono indirizzate a sensibilizzare la comunità, a partire dai più
piccoli, promuovendo una cultura della sicurezza fondata su una corretta percezione del rischio, che abbia
come conseguenza l’adozione di comportamenti e accorgimenti finalizzati a prevenire gli incidenti
domestici e stradali, attraverso apposite attività educative, informative e formative.
Il Programma presenta quindi tre aree di lavoro:
- Advocacy: Il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione è quello di coordinare e gestire la messa in rete di
tutti gli attori coinvolti in questa tematica, attraverso attività di advocacy negli e tra gli enti territoriali al fine di promuovere politiche per la sicurezza della popolazione generale, in particolare delle fasce più deboli (bambini e anziani). - Promozione di comportamenti sicuri attraverso la realizzazione di interventi educativi in ambito
scolastico e nella comunità (scuola, circoli anziani, farmacie, scuole guida, …) e la formazione degli
operatori socio sanitari, il personale della scuola, le associazioni di categoria. - Comunicazione: campagne di sensibilizzazione alla popolazione (comuni, farmacie, scuole guida,
comunità…)
Negli ultimi anni la Regione Campania si è attivata per prevenire il fenomeno dell’incidentalità stradale sul
territorio e ridurre le vittime attivando interventi educativi/formativi coerenti con le azioni previste nei
PNP. Nella stesura del presente programma si è considerata l’esperienza maturata e i risultati raggiunti,
nonché i limiti evidenziati, in particolare la difficoltà a costituire in tutte le ASL una produttiva
collaborazione con altri enti (Prefetture, Motorizzazione Civile, Comuni, Polizia stradale ecc.)
Il programma prevede, quindi, il coinvolgimento degli stakeholder (Ufficio Scolastico Regionale, Università,
Enti locali/Città Metropolitane/Province, Associazioni di categoria e gruppi di interesse, Privato sociale,
Forze dell’ordine, Prefettura, Motorizzazione civile, ecc.) gia dalla fase di programmazione per condividere
e pianificare le diverse fasi del progetto e rendere più efficaci gli interventi, valorizzando le specificità di
ogni stakeholder. Si è deciso di rafforzare la funzione di advocay delle ASL nel sollecitare le istituzioni
affinché realizzino interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle strade, di monitoraggio della
167
circolazione stradale, di educazione alla sicurezza e, in particolare, affinché i Comuni adottino i PUMS che
perseguano con rigore e coerenza la sicurezza e la salute dell’Uomo e dell’ambiente.
Per l’attuazione delle attività di “promozione di comportamenti sicuri” ogni ASL provvederà a una
mappatura del territorio, per individuare i contesti, gli ambiti territoriali e gli stakeholder con cui
organizzare e realizzare le azioni educative e di sensibilizzazione.
I soggetti che si ipotizza di coinvolgere e le relative funzioni da svolgere sono:
- Amministrazioni Comunali e Provinciali – per promuovere le attività nelle diverse fasi di realizzazione, con conferenze e comunicati stampa, per informare e sensibilizzare la popolazione e renderla più disponibile al contatto e alla partecipazione, per rendere il contesto più sicuro e facilitante i comportamenti che contrastano gli incidenti;
- Polizia Municipale, FF.OO. – per partecipare ai momenti informativi/formativi sulla sicurezza stradale nelle scuole e nei contesti del divertimento, con interventi su regole e sanzioni del codice della strada, in particolare quelle riguardanti la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze psicotrope, test volontari di rilevazione alcolemica;
- Scuole di ogni ordine e grado – per pianificare interventi formativi sulla sicurezza stradale rivolti a
studenti, docenti e genitori per promuovere l’uso dei dispositivi di sicurezza (casco, cintura di sicurezza, seggiolini omologati per bambini) e sulle cause determinanti incidenti stradali; - Motorizzazione Civile – per coinvolgere le autoscuole del territorio affinché rafforzino le informazioni sulla sicurezza stradale nei programmi per i patentanti auto e possano assumere il ruolo di moltiplicatori dell’azione preventiva previa formazione con operatori sanitari;
- Volontari delle Associazioni – per partecipare agli interventi nelle scuole in qualità di testimoni e nei
contesti del divertimento come peer educator per l’aggancio dei giovani della movida; - Gestori delle discoteche – per sensibilizzarli sulle responsabilità e il rispetto delle norme relative alla
somministrazione di alcolici e coinvolgerli nelle campagne di promozione della cultura della sicurezza e della salute nella popolazione della movida; - Organizzatori di Eventi Pubblici – per diffondere il calendario delle iniziative territoriali, creare sinergie tra sociale e sanitario così da rafforzare la trasmissione dei messaggi di prevenzione.
Le attività sopra delineate sono volte al raggiungimento delle seguenti finalità: - concorrere a ridurre il numero di incidenti stradali
- favorire la cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della
collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i
principi del Programma Nazionale Guadagnare Salute – DPCM 4.5.2007; - sviluppare e consolidare processi intersettoriali tra il settore salute e altri stakeholder per promuovere la cultura della sicurezza, in ambito stradale, anche attraverso linee di indirizzo condivise e pianificazione di azioni specifiche;
- sviluppare le conoscenze e le competenze degli operatori nei diversi setting di vita (Scuole, Autoscuole, Locali/Pubs/Piazze);
- sviluppare le conoscenze e la percezione del rischio nella popolazione generale, con particolare
riferimento alle fasce più a rischio;