Inter campione d’Italia : chapeau! Ha stravinto per distacco, come il Napoli un anno fa.
E’ lo scudetto della seconda stella (19 sul campo, 1 a tavolino come direbbe qualcuno…), il decimo di Beppe Marotta (otto con la Juventus), il primo di Simone Inzaghi, il collezionista di coppe.
L’Inter di Steven Zhang, il presidente che è in esilio e dirige da lontano. E’ stata una cavalcata entusiasmante : miglior attacco, miglior difesa, Lautaro Martinez capocannoniere. Una sola sconfitta: fatti, non parole o semplicemente numeri.
In estate non partiva favorita: fuori Onana, Skriniar, Gosens, Brozovic, Dzeko e Lukaku ; dentro Sommer, Carlos Augusto, Frattesi, Cuadrado, Thuram ed Arnautovic…il Napoli sembrava un gradino sopra…
Le premesse, però, si erano viste ad Istanbul, la finale persa col City, ma che ci aveva fatto intuire una squadra tosta.
L’uomo scudetto è sicuramente “mister Spiaze” Simone Inzaghi, i suoi tentennamenti iniziali, col tempo, grazie al ruolo fondamentale di un dirigente come Marotta, sono diventate certezze, ha saputo amalgamare giovani e vecchi, titolari e riserve, dando corpo ad un’armata invincibile…con alcune intuizioni geniali…la resurrezione di Acerbi e lo spostamento in regia di Calhanoglu.
Il suo 3-5-2, modulo antico, compromesso tra i trapattoniani ed i sacchiani, ha dato il giusto equilibrio ad una squadra costruita con saggezza per vincere. E’ stata un’Inter che ha alternato sprazzi di grande calcio a prestazioni al risparmio, con qualche aiutino che, in Italia, non si nega mai ai più forti.
Complimenti ad una squadra competitiva ed aggressiva che ha maramaldeggiato chiudendo il campionato a cinque giornate dalla fine vincendo il sesto derby di fila!!!
Chissà che non si apra un ciclo…