Il Comune di Nola si prepara per la Festa dei Gigli dei bambini – promossa dalla Fondazione Festa dei Gigli – che farà da apri pista per un ricco “giugno nolano”.
Il programma della Festa vedrà ben sei eventi coinvolgere i giovani iscritti in varie attività quali:
- L’arte della cartapesta e della carpenteria del legno che, da secoli, danno vita ai Gigli e alla Barca in onore di San Paolino;
- Accesso ai laboratori musicali, dove ai bambini verrà dato modo di creare le melodie che accompagnano questa prestigiosa Festa;
- Incontri volti a raccontare l’incredibile storia di San Paolino;
- Ballata dei Gigli e della Barca in una rivisitazione per i più piccoli.
I primi due eventi si terranno in contemporanea, i giorni 18 e 25 maggio, presso la Fondazione Festa dei Gigli – in via Merliano – dove si terrà l’incontro per imparare le due magnifiche arti secolari della cartapesta e della carpenteria; mentre presso l’Auditorium – in via Pepe – i piccoli si potranno dilettare con la musica.
Il 26 maggio, nella spettacolare cornice del Duomo, ai bambini verrà dunque narrata la storia di San Paolino, a cui molti nolani sono legati da grande indissolubile fede.
L’ultimo evento, la mini Ballata, si terrà sempre presso Piazza Duomo a partire dalle 18:00 del primo giugno e vedrà i bambini mettere in atto tutto quello che hanno imparato nei precedenti giorni.
San Paolino e la Festa dei Gigli
La Festa dei Gigli di Nola è una delle feste popolari più antiche della Campania, istituita nel V secolo d.C. in seguito al ritorno dalla prigionia di Ponzio Meropio Paolino, poi divenuto Santo, il quale – secondo la leggenda – venne fatto prigioniero, nel 409, dai Goti di Re Alarico dopo essersi offerto come ostaggio al posto di un bambino. In seguito a strani sogni fatti da Alarico e saputo che Paolino era il Vescovo di Nola, il Re decise di liberarlo; da questo momento la leggenda prende due strade separate:
La prima racconta di come i nolani organizzarono una grande festa per questo ritorno, la quale venne organizzata dalle corporazioni della città (che finirono poi per indicare i vari Gigli: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro, Sarto);
La seconda, invece, narra di come il Santo ed altri ostaggi siano approdati sulla spiaggia di Torre Annunziata, città natale dell’allora Vescovo, con navi cariche di grano e giunti a Nola vennero accolti con dei fiori – in questo caso Gigli – e Paolino venne scortato fino alla sede vescovile alla testa degli stendardi delle corporazioni delle arti e dei mestieri.