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Il Portogallo supera ai rigori la giovane Slovenia e si proietta ai quarti.

Francoforte sul Reno, Portogallo e Sovenia si giocano un posto in paradiso in una gara dal dentro o fuori. Ottavi di finale che vedono in campo il sempre eterno Cristiano Ronaldo alla ricerca dell’ennesimo record. Il pluripremiato fuoriclasse portoghese In campo per la 150ª partita alla ricerca del gol che lo consacrerebbe nell’olimpo degli immortali. Prima volta invece per gli sloveni in una competizione così importante. La giovane nazionale si gioca il tutto per tutto In una partita contro un avversario che sulla carta sembra essere inavvicinabile. Arbitra Orsato, unico italiano presente ancora a questi europei dopo la dolorosa eliminazione della squadra di Spalletti.

Primo tempo che vede la ovvia superiore superiorità dei lusitani che però non riescono a concretizzare il possesso palla. Le uniche 2 occasioni infatti vedono protagonista dapprima Cristiano Ronaldo Al 34º minuto, che su calcio di punizione sfiora la traversa. La seconda allo scadere del primo tempo, quando Leao dopo una bella azione sulla sinistra serve un pallone delizioso per il compagno occorrente, Paligha il cui tiro fa la barba al palo alla destra dell’estremo difensore sloveno.

Gara dunque che non si sblocca e dopo quest’ultima azione Orsato fischia la fine del primo tempo che registra un 70% di possesso palla per i portoghesi. Sloveni ancora in partita grazie allo 0 a 0 detenuto e ottenuto con spirito di squadra e determinazione, messa in campo dagli uomini Di Stojanovic, che confermano la regola fino ad oggi mai disattesa, secondo cui le outsider stanno rendendo assai complicate la vita delle squadre maggiormente blasonate.

Riprende così il secondo tempo con CR 7 ancora sugli scudi. Il campione portoghese al 54º minuto infatti ancora su punizione scaglia una sassata, ben controllata però da Oblack. La partita non si sbocca e gli sloveni sembrano addirittura acquisire coraggio da questa difesa ad oltranza, con alcune esortite che mettono in difficoltà la retroguardia dei lusitani.

Nel frattempo l’allenatore sloveno fa riscaldare Josip Ilicic, talentuoso ex giocatore dell’Atalanta, Con l’intento di sparigliare le fila avversarie. L’occasione più importante arriva però al 61° con Sesko che in contropiede si beve l’intera difesa lusitana incluso Pepe, ultimo baluardo che non riesce a fermare l’avanzata del attaccante sloveno che però con un tiro strozzato manda di poco fuori al lato sinistro della porta.

Al minuto 71 ci prova ancora Ronaldo che spara però altissimo sulla traversa. Al 74º minuto Stojanovic fa rifiatare la sua squadra e cambia 2 giocatori fuori Mlakar e Sporar a cui subentrano Stankovic e Celar. Risponde Martinezal 75º che si gioca la carta Conceicao sostituendo Rafa Leao. I minuti però scorrono e i portoghesi vedono sempre di più avvicinarsi i tempi supplementari

All’86º il tecnico sloveno rinforza le fila e opera un ulteriore cambio, fuori Stojanocic e dentro Verbic che milita nelle file del Panatinaikos. Al minuto 88 succede l’incredibile, la slovenia perde una palla sanguinaria a metà campo, ne approfitta CR7 che si invola sulla sinistra ma spreca e non riesce a trafiggere l’insuperabile Oblak autore di una parata che salva la porta.

Terminano così i tempi regolamentari e per la prima volta in questi europei si va ai tempi supplementari. I portoghesi non riescono a scardinare il muro difensivo dalla slovenia, ordinata, precisa e sempre puntuale. Nulla da dire agli uomini di Stojanovic che portano a casa per il momento un meritato pareggio. Troppo poco invece per gli uomini di Roberto Martinez che ad onor del vero eccezion fatta l’occasione maturata allo scadere con Cristiano Ronaldo non hanno mai veramente impensierito la porta di Oblack.

Si inizia così con i supplementari e tocca subito agli sloveni impensieri la porta avversaria al minuto 95 con una palla persa da Conceicao, recuperata prontamente dal subentrato Verbic il cui tiro però viene smorzato dalla difesa avversaria terminando in angolo. La più debole delle cenerentole europee continua a fermare lo squadrone portoghese.

Al minuto 105 la svolta della gara l’arbitro vede un calcio di rigore dubbio su Diogo Jota, dal dischetto CR7 Il cui tiro però viene miracolosamente deviato da Oblack sul palo, riparando così ad un errore dell’arbitro che non vede il tocco della palla di stinco dal difensore sloveno prima che venga atterrato Diogo Jota. Se esiste una giustizia divina allora questo è un segnale. Termina così il primo tempo supplementare e l’allenatore sloveno decide finalmente di fare entrare in campo Josip Ilicic.

Al minuto 114 l’occasione della vita per Sesko che si divora letteralmente il gol che avrebbe probabilmente regalato la qualificazione alla slovenia. Pepe perde una palla mortifera a metà campo lasciando via libera a Sesko che purtroppo solo davanti a Diogo Costa si fa ipnotizzare e calcia addosso all’estremo difensore portoghese.

Negli ultimi 3 minuti Martinez gioca il tutto per tutto fuori Pepe per Semedo ma il risultato non cambia e si arriva alla lotteria dei calci di rigore. Risultato incredibile quello ottenuto dagli sloveni che con cuore, mente, forza è tantissimo spirito di sacrificio sono riusciti a raggiungere un risultato insperato, arrivando a giocarsi l’accesso ai quarti di finale.

Ilicic sbaglia il primo tiro dal dischetto parato da Diogo Costa, non fallisce invece Cristiano Ronaldo per la seconda volta dal dischetto che incrocia la destra di Oblak. Diogo Costa si supera ancora in occasione del secondo calcio di rigore e para ancora una volta con un volo plastico sulla sua destra. 2 su 2 quindi i tiri parati dall’estremo difensore portoghese, consentendo a Bruno Fernandez di calciare con tranquillità la palla del 2 a 0. Diogo Costa si conferma ancora una volta e para il 3º rigore consecutivo stabilendo un vero e proprio record e garantendo in questo modo il passaggio ai quarti di finale per i compagni, che si concretizza con Bernardo Silva che segna il gol del 3 a 0 definitivo che proietta in finale il portogallo. Errore della serata manco a dirlo Diogo Costa.

Sfuma cosi il sogno Per gli sloveni che terminano questo campionato però con onore e rispetto.

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