Con un video divenuto ben presto virale in rete Elijah Ayodele, un Ministro pare della Chiesa Evangelica nigeriana, ha vivamente sconsigliato Osimhen di trasferirsi al Chelsea perché lì, secondo lui, rovinerebbe la sua carriera che lungi dal decollare, sarebbe seriamente compromessa anche sotto il profilo della convocazione in nazionale.
Già ampiamente al limite tra il grottesco ed il paradossale, la trattativa per la vendita di Osimhen sta assumendo risvolti jettatori dalle conseguenze preoccupanti, a questo punto veramente o si vende subito Osi mette male!! Se sia una profezia, un’anatema, una maledizione, un rito sciamanico, sinceramente non saprei dire, anche perché a Napoli una cosa del genere la si riassume in un termine solo, “seccia” e quella lanciata a Victor è una secciata bella e buona. “Seccia” è una derivazione dialettale di seppia e denota sventura, cattivo presagio, proprio perché metaforicamente, lo iettatore (in questo caso il leader della Chiesa nigeriana) è paragonabile al nero del “malaugurio” spruzzato da questo mollusco. Ora avrebbero dovuto spiegare a Elijah Ayodele che a Napoli la scaramanzia, la superstizione, vantano una pratica e una letteratura seria, con la quale non conviene scherzare. Avrebbero dovuto spiegargli chi sono le fattucchiere, che la fatture non sono propriamente quelle emesse dai lavoratori autonomi muniti di partite IVA e soprattutto che farsi la fama da iettatore (dal latino jacere sortes, ossia “gettare le sorti”, “incantare”) significa avere irrimediabilmente terra bruciata intorno che nemmeno la più potente bonifica o sanatoria green riuscirebbe mai a recuperare. A proposito di letteratura, peraltro nobile, Eduardo De Filippo osava dire che “ Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”. Ed una “lettura” in termini di ignoranza che genera certe forme di superstizione la dà Steve Wonder nel suo brano “Superstition” (che a mio avviso ha un attacco da sballo puro), contenuto nell’Album “Talking Book” del 1972: “When you believe in things that you don’t understand, then you suffer, Superstition ain’t the way, no no no – (Quando credi nelle cose che non capisci, poi soffri, La superstizione non è la strada giusta, no no no). Tornando al fatto che ci riguarda “l’invito” fatto a Victor da Elijah Ayodele, trasposto in rima dialettale assumerebbe contorni più simpatici e meno inquietanti, me lo sono immaginato così:
“Freddo nebbia e niente mare
ma tu a Londra che vai a fare?
Nunn’è cosa, leva mano
te lo dice lo sciamano!
Ma li vedi gli scugnizzi
che per te fanno la rumba?
Se vai al Chelsea telo dico,
io ti faccio la macumba!
Sull’ingaggio tira e molla,
pure là, tra gli esuberi c’è folla.
Corri un rischio e se ci vai
la carriera non decolla.
Siccome sò sicuro
che coi Blues si mette male
finisci che ti giochi
pure la nazionale!
E se fosse che invece
Parigi aspetta a tè
arricuordate che là
nun ce stà mano ‘o bidè!