Confusione e polemica alla premiazione del Ballon d’Or. Come ogni anno, anche oggi – 28 ottobre 2024 – l’assegnazione dell’ambito trofeo ha suscitato grandi malumori, stavolta in Spagna.
Quest’anno il papabile vincitore sembrava essere senza grandi dubbi Vinicius Júnior, giocatore del Real Madrid. L’attaccante infatti proviene da una stagione memorabile nelle vesti di campione di Spagna, d’Europa per la Champions da protagonista e più di 20 gol all’attivo. Anche i bookmakers lo davano per favorito assoluto.
Tuttavia proprio a poche ore dalla grande cerimonia di Parigi è arrivato il colpo di scena che ha stravolto i pensieri e le emozioni di migliaia di tifosi madrileni. Stamane una fuga di notizia ha accennato ad una clamorosa esclusione di Vinicius dal gradino più alto del podio in favore dell’altrettanto meritevole Rodri, centrocampista del Manchester City (vincitore ufficiale, ndr.). Voce confermata proprio dall’attaccante brasiliano che, giuntagli la notizia, ha deciso di non presenziare al Galà parigino.
La delegazione del Real Madrid, che aveva organizzato un volo privato (il decollo era attesa alle ore 15:00, ndr.) proprio per accompagnare alla vittoria il suo giocatore nella capitale francese, ha anch’essa deciso di non partire. Difatti anche il presidente Florentino Perez e l’allenatore Carlo Ancelotti non hanno fisicamente ritirato i rispettivi premi di miglior club e allenatore dell’anno sul palco.
Ancora una volta si ripete la confusione e la polemica alla premiazione del Ballon d’Or. Tuttavia la questione è ben più ampia: ha davvero ancora senso un premio come il Pallone d’Oro? I criteri di assegnazione sono giusti? Anche qui influisce molto la politica?
Le ultime edizioni avevano già abituato i tifosi a innumerevoli critiche per l’assegnazione del premio. Difatti in diverse occasioni essa si è rivelata poco chiara e coerente con i criteri di giudizio adottati.
Ci si chiede perciò: quanto influiscono i trofei e i numeri raggiunti durante la stagione? E quanto se il giocatore non li raggiunge giocando da protagonista?
In generale la sensazione è che il trofeo, negli ultimi anni, sia stato spesso assegnato in maniera soggettiva e non secondo criteri fissi e oggettivi. Dunque, è davvero necessario cambiare e definire con maggiore precisione i criteri di giudizio stabilendo una loro gerarchia d’importanza per l’assegnazione del trofeo? Oppure il pubblico sportivo è stato solo abituato a standard calcistici troppo elevati grazie agli anni d’oro di Messi e Ronaldo? Ai posteri l’ardua sentenza.