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Avv. Antonella Giugliano: “I medici devono essere imparziali”

Il rapporto tra legislatore e giudici

Durante un recente evento a Sorrento, in cui si è parlato delle consulenze tecniche d’ufficio (CTU), Antonella Giugliano, Giudice di Pace di Barra, ha espresso il suo scetticismo riguardo alla coerenza delle leggi, affermando che a volte “sembra che ci siano leggi come un vestito di Arlecchino”, ovvero frammentate e disorganizzate. La sua posizione è chiara: bisogna avere il coraggio di dire al legislatore che le leggi non sempre funzionano come dovrebbero. Tuttavia, questo non significa che i giudici possano fare a meno delle leggi, ma piuttosto che devono sapersi adattare e cercare di comprendere la logica dietro ogni norma. Il futuro, in fondo, dipende da queste scelte legislative e da come vengono applicate.

La figura del consulente tecnico e il contradittorio

Uno degli aspetti più importanti del processo giudiziario è la consulenza tecnica d’ufficio (CTU), che deve essere svolta in modo imparziale e professionale. L’avvocato sottolinea che il consulente deve essere “asettico“, nel senso che deve limitarsi a esaminare i fatti e i documenti forniti, senza farsi influenzare da opinioni o documenti che non siano stati ufficialmente presentati nel processo. Inoltre, il consulente non può aggiungere nulla che non sia stato acquisito in modo regolare, né può accettare documenti che non siano stati sottoposti al contraddittorio delle parti.

Un tema fondamentale è il rispetto del contraddittorio. La Giudice evidenzia che il consulente deve agire in modo trasparente, e se un documento non è stato incluso nel processo, il consulente ha l’obbligo di chiedere al giudice se può essere acquisito. Solo con il permesso del magistrato un documento può entrare nel fascicolo processuale. La sua responsabilità è duplice: da un lato, il consulente deve essere neutrale; dall’altro, deve proteggere l’integrità del processo, evitando che si introducano prove non ufficialmente autorizzate.

Il problema delle consulenze e delle nomine dei collaboratori

In periodi di emergenza, come il Covid, la Giudice ha dovuto affrontare una forte pressione per smaltire i fascicoli arretrati. In questi casi, ha ammesso di aver dovuto nominare consulenti già coinvolti in altre pratiche, pur con l’intento di velocizzare il processo. Tuttavia, riconosce che questa pratica può portare a conflitti di interesse o a un’eccessiva concentrazione di lavoro nelle mani di pochi professionisti. Per Giugliano, è essenziale che la consulenza sia affidata a professionisti competenti e imparziali, che non siano scelti solo per ragioni pratiche. Un altro punto centrale della discussione riguarda la qualità delle perizie tecniche. L’avvocato critica i consulenti che scrivono relazioni troppo complesse o tecniche, senza fornire risposte chiare. In particolare, sottolinea che una perizia deve essere comprensibile e utile per il Giudice. “Non è necessario fare calcoli complessi che sfugono alla umana comprensione”, dice, “ma piuttosto è importante che la perizia sia coerente e che fornisca risposte chiare e dirette, come la coerenza della ricostruzione di un sinistro stradale”. Un consulente non deve limitarsi a presentare dati, ma deve spiegare come questi dati sono utilizzati per arrivare a una conclusione.

Critiche ai consulenti medici delle assicurazioni

La Giudice si scaglia contro i consulenti medici delle compagnie assicurative che, secondo lei, spesso non si presentano agli accessi limitanodosi a replicare con relazioni generiche e poco approfondite. Questi consulenti, dice, si arrogano il diritto di giudicare la veridicità di documenti, come le radiografie, senza averle nemmeno visionate di persona. La Giudice ribadisce che questa prassi è inaccettabile e invita i consulenti a prendersi maggiori responsabilità nel loro lavoro.

Il ruolo delle nuove tecnologie

Infine, la Giudice riflette sull’uso delle tecnologie nel processo civile, in particolare sull’adozione del sistema telematico. Se da un lato il telematico ha reso più rapidi alcuni aspetti del processo, dall’altro ha anche creato problemi pratici. In particolare, segnala che la difficoltà di accesso ai fascicoli elettronici a causa di malfunzionamenti dei portali può compromettere il rispetto dei termini e delle procedure. Per questo, l’avvocato Giugliano sottolinea l’importanza di un sistema più affidabile e di una maggiore trasparenza nell’uso delle nuove tecnologie.

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