Nella giornata di martedì 4 febbraio, dopo 85 giorni e poco più di 20 ore, Giancarlo Pedote ha tagliato il traguardo del Vendée Globe, rimettendo finalmente piede sulla terraferma.
Se vi dicessimo che girare il mondo in una barca è possibile e comporta anche una gara con un vincitore? Non vi staremmo raccontando un’invenzione frutto della fantasia, ma del Vendée Globe. La manifestazione francese consiste, infatti, in una regata in solitaria a tutto tondo per il Globo, senza scali o attracchi. Il punto di partenza, ma anche di arrivo, è il porto di Les Sables d’Olonne, nella “Vandea” appunto. L’iniziativa parte da Philippe Jeantot nel 1989 e dal 1992 fino ad oggi si svolge ogni quattro anni.
Nell’edizione 2024/25, iniziata il 10 novembre 2024, il numero di partecipanti iniziali è stato di circa 40 naviganti, alcuni dei quali, malgrado, hanno dovuto ritirare la propria imbarcazione dalla gara.
Tra i tanti francesi, però, spicca un nome italiano, non nuovissimo: Giancarlo Pedote. Il nostro connazionale di Firenze, infatti, ha partecipato al Vendée Globe, classificandosi 22esimo a causa di alcune problematiche tecniche che non gli hanno permesso di prendere le giuste velocità in molti punti con la sua Prysmian. Imbarcazione con cui, in realtà, aveva già partecipato alla manifestazione quattro anni fa, concludendo con un eccezionale ottavo posto.
Nonostante tutto, Giancarlo ha concluso il Vendée Globe dimostrando quanto il risultato sia relativo e subordinato all’intensità che questa esperienza ti porta a vivere. Ha ammesso, inoltre, di aver avuto grossi problemi all’imbarcazione a causa dei quali non ha potuto spingere e osare come voleva.
«A volte ti dimentichi di quanto sia sottile la linea che ti trasporta da una gara ad un’avventura. Ogni volta che la barca accelerava fino a 30 nodi, il timone si allentava. Le riparazioni sono state inutili. Ho pensato agli eventuali ed ulteriori danni e ho preferito portare la barca a casa nel modo più facile possibile. Da lì in poi ho perso il contatto con gli avversari».
In particolar modo l’Oceano Indiano sembra abbia riservato le sfide più dure per Giancarlo: «Era come essere in una gigantesca lavatrice» – ha raccontato, descrivendo la violenza del vento e del mare. Infatti, proprio in quel punto del percorso ha subito un danno al timone di sinistra che si è sganciato, compromettendo il controllo della barca.
Tuttavia nessuna difficoltà ha fatto abbassare la testa alta a Giancarlo che non ha mai mollato. Lui stesso ha dichiarato di poter trarre solo grandi insegnamenti da questa esperienza magnifica. D’altronde qualche piccolo grande risultato personale è arrivato per Giancarlo: è stato, infatti, il migliore a percorrere il maggior numero di miglia in una giornata (555) dimostrando il livello di competizione a cui prospettava di ambire durante la gara.
Nonostante tutto, Giancarlo Pedote ha concluso il Vendée Globe ed è tornato a casa, tagliando il traguardo il 4 febbraio 2025, 85 giorni dopo la sua partenza. Consapevole di aver tratto solo grandi insegnamenti da questa esperienza, dopo un lungo riposo, sarà pronto a riaffrontare la regata del mondo.