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Il Napoli fa harakiri contro la Fiorentina e perde la testa e la partita

Clamorosa sconfitta del Napoli allo stadio Maradona ad opera di una Fiorentina spavalda che ha tenuto benissimo il campo e sembra non avere patito in alcun modo la sconfitta con un’umiliante quattro a zero nell’ultima partita disputata contro il Toro

Viola Vittoriosi al Maradona passano il turno di coppa Italia

Viola dunque ben messi in campo dal Mister Italiano, che dopo la lavata di testa fatta negli spogliatoi a seguito della sconfitta con il Torino, ha chiesto e ottenuto dai suoi uomini una partita gagliarda e tutt’altra fattura, che i toscani, a onor del vero, hanno oggettivamente giocato meglio di partenopei

Di contro una squadra azzurra malmessa, pigra e purtroppo che paga ancora una volta le insufficiente in attacco eccezion fatta per Mertens, che sembra essere l’unico in grado di dare una scossa e di un volenteroso Petagna, autore peraltro del gol del pareggio nel finale dei tempi regolamentari. I restanti altri giocatori ben poco si sono distinti, manifestando degli evidenti limiti, oltre che di tenuta, soprattutto psicologici.

Il Napoli cerca il fraseggio come al solito, ma subisce la pressione dei toscani, che giocano bene e mettono più volte in affanno la difesa azzurra. Al minuto 18 ghiotta occasione della Fiorentina con Milenkovic,  che su calcio d’angolo colpisce la traversa. Il Napoli risponde con Elmas al ventunesimo che impegna Dragowski con un tiro rasoterra, il portiere devia però in corner. A questo punto la Fiorentina imprime un ritmo elevatissimo alla gara, al quale i giocatori azzurri non riescono a reggere, tocca così a Vlahovic sbloccare la partita, su una indecisione del neo arrivato Tuanzebe, il serbo, su assist di Saponara, difende bene la palla e segna il gol del vantaggio della Fiorentina.

Passano appena due minuti però è il Napoli reagisce, Dragowski compie un errore imperdonabile, il primo dei due che porterà poi all’espulsione del portiere e sbaglia un rinvio, Lobotka raccoglie e serve immediatamente Petagna, la palla termina così a Mertens che senza pensarci due volte alza un pallonetto preciso, che si insacca alle spalle di Dragowski.

La partita a questo punto cambia totalmente volto e saltano tutti gli schemi. Dragowski, su un lanciatissimo Elmas, decide di atterrare il macedone e ultimo uomo in campo non può che essere espulso.

Termina così il primo tempo, con il mister Spalletti che si frega le mani nella certezza/speranza a questo punto, con un uomo in più in campo, di portare a termine la partita vittoriosamente nella seconda frazione di gioco. Nei secondi 45 minuti succede però il contrario di tutto.

La Fiorentina entra più agguerrita che mai e sopra tutto non è affatto doma, non si percepisce infatti l’assenza dell’uomo nelle fila dei gigliati, che rintuzzano tutti tutti gli attacchi, peraltro sterili degli azzurri, giocando di rimessa e creando non pochi problemi al subentrato Meret.

dopo qualche schermaglia al 56 esimo Rahmani abbatte Nico Gonzales al limite dell’area, rimediando anche un cartellino giallo. Occasione golosa per Biraghi che si piazza sulla palla. Primo tiro impattato dalla barriera, la sfera però ritorna sui piedi del fiorentino che con un sinistro a giro delizioso, mette nell’angolo più lontano alla destra del portiere napoletano.

E’ il gol del 2 – 1 per i viola che seppur in inferiorità numerica riescono a ribaltare la partita . Il Napoli non ci stà ma risultano sterili tutti i tentativi.

A questo punto Spalletti decide di mischiare le carte, entrano Fabian Ruiz al posto di Demme e Lozano per Politano, purtroppo questi ultimi due saranno tra i maggiori responsabili del tracollo.

Lozano sembra impattare dapprima bene sulla partita, cogliendo un palo clamoroso, subito dopo però si fa espellere per un fallo inutile oltre che cattivo, di fronte a quale l’arbitro nulla può se non mostrare il rosso dopo una segnalazione del VAR.

Gravissimo l’errore del messicano, imperdonabile per un calciatore che ha manifestato la sua volontà di giocare in una squadra più ambiziosa del Napoli, volendosi misurare a livelli più elevati.

Partita dunque riequilibrata numericamente, ma Napoli assai più stanco e fiorentini invece in palla oltre che tonici. La disfatta si completa al 93″ in pieno recupero. Ayroldi sanziona Fabian Ruiz, per uno strattone ad un avversario, già precedentemente ammonito e il secondo cartellino fa scattare quindi il rosso per lo spagnolo.

Incredibile da dirsi e soprattutto da vedersi azzurri il 9 e in svantaggio per 2 -1

Ma se qualcuno credeva che la partita potesse essere finita lì si sbagliava, Malcuit al novantacinquesimo crossa basso dalla destra e trova Petagna libero incredibilmente in area, che batte Terracciano realizzando il gol del 2 – 2, confidando così la speranza nei supplementari.

I partenopei però non hanno più birra in corpo alla ripresa nei supplementari, in inferiorità numerica e fisicamente già provati, entrano in campo limitandosi esclusivamente a difendersi e lì dove è possibile, a giocare di rimessa.

La politica però non paga, Italiano a questo punto capisce di avere la partita in pugno e ordina ai suoi di assediare letteralmente la porta del Napoli.

Meret, compie un vero e proprio miracolo al minuto 98, dopo una bella azione iniziata da Bonaventura e conclusa da Maleh al minuto 105. il goal è pero nell’aria. Viola in vantaggio al 106″, cross di Maleh con Venuti che solo soletto di destro batte Meret, realizzando così il gol del 3 – 2.

I toscani non si fermano e prima al minuto 108 con Piatek in contropiede segnano il gol del 4 – 2 e al minuto 119 la rete del definitivo 5 – 2 ad opera di Maleh  servito da Ikoné.

Partita dunque dalle mille emozioni, ma che lascia assai amaro in bocca ai tifosi partenopei, che nonostante la serata gelida si sono comunque portati numerosi allo stadio Maradona. nella speranza di potere assistere ad una vittoria e proseguire nel cammino in Coppa Italia.

A margine di questa gara, che ha raccontato di una serie di errori, tecnici e tattici, si segnalala una insufficienza, soprattutto mentale da parte del messicano Lozano, la cui responsabilità è soprattutto quella di avere lasciato, in un momento cruciale della partita, i propri compagni con un uomo in meno, cui ha fatto seguito anche la prova offerta da Fabian Ruiz che ha addirittura prodotto la inferiorità numerica. In ultimo e non per questo meno importante, la prova del collettivo.

Gli azzurri infatti hanno giocato buona parte del secondo tempo in superiorità numerica, ma non hanno saputo sfruttare l’occasione presentata dalla fortuna e dagli errori di Dragowski, limitandosi a giochicchiare senza però essere mai incisivi.

Partite purtroppo come questa non sono stati episodi isolati nel corso di questa stagione, ma a questo punto stanno diventando una ricorrenza assai pericolosa, alla quale mister Spalletti dovrà per forza di cose cercare di porre un rimedio.

Non resta quindi che chiudere questo capitolo infelice e pensare a alla prossima partita in campionato, che vedrà gli azzurri in campo contro il Bologna allo stadio Dall’Ara, nella speranza di assistere ad un altor tipo di prestazione.

azzurri in posa ad inizio gara

Napoli (4-2-3-1): Ospina  (1’ st Meret ); Ghoulam  (40’ st Malcuit), Rrahmani, Tuanzebe, Di Lorenzo ; Lobotka  (46’ st Cioffi), Demme  (19’ st F. Ruiz ); Elmas Mertens  Politano  (19’ st Lozano ); Petagna (4’ pts Juan Jesus ).  All. Spalletti

Fiorentina (4-3-3): Dragowski  (49’ pt Terracciano ); Biraghi, Nastasic (1’ pts Igor Julio ), Milenkovic , Venuti ; Duncan (49’ pt Terracciano ), Torreira , Castrovilli (44’ st Bonaventura ); Saponara  (1’ st Maleh ), Gonzalez  (44’ st Ikoné), Vlahovic  (28’ st Piatek . All. Italiano


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