Sia che si parli di rielezione che di votazione, comincia oggi il secondo mandato del Presidente Mattarella.
Oggi cerimonia di insediamento esattamente nel giorno della scadenza del primo settennato: la prima volta fu eletto il 3 febbraio 2015.
Nelle ore precedenti il giuramento circa mille tamponi sono stati effettuati per garantire la presenza in aula Montecitorio nel rispetto delle norme anti-Covid e sono risultati positivi una dozzina tra deputati e senatori.
L’aula addobbata con 21 bandiere tricolore e drappi rossi è gremita di persone, mentre all’esterno la popolazione saluta il Presidente con applausi e striscioni e il giuramento del Presidente viene accompagnato dagli spari di 21 colpi di cannone partiti dal colle del Gianicolo.
Dopo un lungo applauso il Presidente rivolge il suo discorso alla Nazione davanti al Parlamento riunito in seduta comune e ai delegati delle Regioni: <> Il discorso continua con un forte ringraziamento ed un evidente messaggio di stima per il governo Draghi, al quale segue un lungo applauso.
In verità il Capo dello Stato viene interrotto per ben 52 volte dagli applausi scroscianti dei grandi elettori: in particolare quando esorta i cittadini ad avere fiducia nella giustizia e non timore, quando omaggia Papa Francesco, per il ricordo a Monica Vitti e a David Sassoli ed in molti altri momenti.
Concluso il discorso il Presidente si dirige a bordo della Lancia Flaminia presidenziale verso l’Altare della Patria dove depone una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto accolto, tra l’altro, da Mario Draghi dal quale più tardi, conclusa la cerimonia di insediamento, riceverà, per poi respingere, le dimissioni di cortesia.
Si conclude un importante pomeriggio per Mattarella e per l’Italia intera: un nuovo capitolo sta per essere scritto e gli applausi dei grandi elettori riflettono le speranze e le attese di tutti gli italiani.