Il Vangelo di domenica 13 marzo narra della Trasfigurazione di Gesù. Il Santo Padre racconta:<<Egli, mentre prega su un alto monte, cambia d’aspetto e viene investito da una luce sfolgorante, mentre gli appaiono nella gloria Mose’ ed Elia per parlargli della Pasqua che lo attende>>. Testimoni di questo evento, sono Pietro, Giovanni e Giacomo i quali, però, vengono assaliti dal sonno e si risvegliano solo grazie alla luce della gloria di Gesù. Gli stessi apostoli, poi, si addormentarono anche durante la preghiera angosciata di Gesù nel Getsemani.
Sembra stupire questa “tendenza” al sonno in momenti così importanti. Ma, in realtà, somiglia tanto al sonno e alla stanchezza che prende noi quando, magari, dopo una giornata faticosa abbiamo bisogno di metterci in disparte. Eppure sentiamo, in qualche modo, che stiamo sprecando un momento prezioso, che potremmo dedicarci, in quello stesso istante, alla preghiera o al dialogo coi nostri familiari, che stiamo perdendo un momento importante.
Gli apostoli si risvegliarono perché abbagliati dalla luce della trasfigurazione di Gesù.
Abbiamo bisogno anche noi di una luce per uscire dal nostro torpore? Forse si e la Quaresima ci offre questa opportunità. Il Santo Padre ci spiega che abbiamo bisogno della forza dello Spirito di Dio per poter uscire dal nostro letargo interiore. In questo periodo, egli consiglia, dobbiamo chiedere allo Spirito di aiutarci ad incontrare Gesù. Possiamo farlo sfogliando il Vangelo, lasciandoci illuminare e stupire dalla parola di Dio.
Al termine dell’Angelus, il Santo Padre esprime la sua angoscia per la guerra in Ucraina. Mariupol, città che porta il nome di Maria è ormai straziata. Dinanzi alla barbarie uccisione di bambini ed innocenti non ci sono ragioni strategiche che tengano, c’è solo da porre fine al conflitto -spiega Papa Francesco-. Bisogna ascoltare il grido di chi soffre -continua- puntare al negoziato e all’accoglienza dei rifugiati.