Festeggia a modo suo Marcel, senza strafare, un applauso e poi si stende sulla pista su cui ha appena bruciato l’ennesimo record.
Dopo la gloria di Tokyo, ai mondiali di Belgrado cercava la conferma e l’ha trovata. E ancora l’uomo più veloce del mondo.
Gli americani partono meglio, ma in appena 60 metri rimonta, supera e vince per 3 millesimi.
Intervistato a fine gara ha dichiarato la sua soddisfazione con i modi che più gli sono congeniali e senza mai andare oltre le righe: ” è quello che sono riuscito a fare ancora una volta, dimostrare di essere il più forte, quando conta, quindi sono veramente contento, veramente orgoglioso di essere riuscito a conquistare anche questo titolo”
La responsabilità di non essere più l’ Outsider, di doversi confermare il migliore, di continuare a far sognare l’intero paese, lui ce la fa a rimettere la bandiera italiana sulle spalle, come nelle immagini indimenticabili delle Olimpiadi, ancora vivide nella nostra memoria.
Il ragazzo tranquillo che in pista diventa una macchina infallibile è suo il nuovo record italiano 6 secondi e 41 è suo, il primato europeo.
Questo il risultato nei 60 metri piani ai Mondiali indoor di Belgrado.
sulla stessa pista anche l’esuberante Gianmarco Tamberi, con il suo rito con le braccia in alto per scaldare gli spalti e la bandiera Ucraina disegnata sulla spalla, questa volta per lui è un bronzo con la misura di 2.31, che gli vale per l’appunto il terzo gradino del podio al pari del neozelandese Kerr.
Comunque una festa considerato che il campione ritornava dopo un lungo stop.