Il presidente della Repubblica fa sentire forte la voce dell’Italia al vertice in Portogallo.
“Siamo vicini all’ucraina e mentre in gioco il destino dell’Europa appare, più che mai necessario, avere il coraggio di guardare al futuro, di immaginare come la cultura possa costituire un veicolo di pace, che non può prescindere dal contesto internazionale“
Queste le riflessioni del presidente Mattarella per il Cotec a Braga, tradizionale simposio su esami, cultura e tecnologia insieme a Spagna e Portogallo. L’ingiustificabile aggressione della Russia in Ucraina, che, ribadisce il capo dello Stato, immaginavamo appartenere ad un passato remoto, inevitabilmente richiama al fatto che cultura innovazione siano sempre più centrali, anche per la nostra sicurezza.
L’auspicio è dunque che l’Europa arrivi ad avere un autonomia strategica in questi settori. Proprio alla cultura l’Italia ha destinato oltre 7 miliardi di euro, con la speranza e che i fili che legano i popoli europei, non vengano meno, per chi invece ha fatto ricorso alla brutalità della violenza e della guerra.