I militari del Battaglione azov non si arrendono e difendono ancora la acciaieria di mariupol, Nonostante la pioggia di missili russi hanno colpito ancora l’area dello stabilimento l’obiettivo è conquistare integralmente il territorio. Gli ultimi civili hanno abbandonato l’acciaieria, proseguono però ancora i bombardamenti.
I combattenti, una decina ormai, sono ridotti allo stremo, acqua e provviste scarseggiano e sotto le bombe si contano purtroppo i morti, in gran parte civili. Circa 60 case sono state danneggiate da una bomba esplosa nelle vicinanze.
Ripreso il controllo di 1200 km di confine, come affermato il direttore del dipartimento per la protezione civile.