La resistenza Ucraina a Mariupol è durata 86 giorni. Ieri sera anche l’ultimo Combattente e uscito dal bunker sotterranei dell’Azovstal.
Ad annunciarlo il portavoce del Ministero della Difesa Russo. “L’acciaieria è caduta ed è sotto il nostro completo controllo, l’ultimo gruppo di 530 uomini si è arreso nel primo pomeriggio”.
Era stato il comandante del battaglione azov a spiegare che Kiev aveva impartito l’ordine di smettere di combattere e di abbandonare l’impianto, ordine eseguito in serata quando Denis Prokopenko si è consegnato i russi. A differenza dei suoi commilitoni l’ufficiale è stato trasferito su un blindato speciale in una località all’interno dei territori controllati dai filorussi. Una misura straordinaria hanno spiegato Ie fonti russe, necessaria per evitare un linciaggio dei residenti locali che volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse in tutto il territorio. Secondo la narrazione di Mosca sono 439 i combattenti ucraini che si sono Arresi, quasi tutti della Battaglione nazionalista Azof e dei fanti di Marina, che prima di essere caricati sugli autobus sono stati perquisiti e costrette a spogliarsi per Mostrare i propri tatuaggi, che rivelano l’appartenenza gruppi neonazisti.
Zelenski intanto ha dichiarato che nel corso di queste settimane molti piloti ucraini Sono stati uccisi, mentre tentavano di portare munizioni viveri e medicine ai difensori dell’ Azovstal.
Il presidente ha ribadito che Mosca sta distruggendo il Donbass e lo sta trasformando in un inferno. Proprio negli ultimi due giorni, le operazioni militari russe si stanno intensificando e nel territorio assediato si contano anche molte Vittime Civili.
Intanto dopo la diffusione delle video del New York Times, che mostra ancora una volta i crimini di guerra commessi dai russi, la procura Ucraina identificato un nuovo ufficiale che verrà accusato di atrocità, si tratta del comandante della 64a Brigata di fucilieri motorizzati, che avrebbe ordinato ai suoi soldati di uccidere dei civili in un villaggio a 40 km a ovest di Bucha.