SOLENNITA’ DELLA SANTISSIMA TRINITA’
Per comprendere al meglio il messaggio di Papa Francesco di questa domenica partiamo dalla conclusione del discorso di Sua Santità.
La Trinità ci insegna che non si può mai stare senza l’altro. <<Non siamo isole, siamo al mondo per vivere a immagine di Dio: aperti bisognosi degli altri e bisognosi di aiutare gli altri.>> E’ la Trinità, che ricordiamo ogni volta che ci facciamo il segno della croce: in ciascun nome c’è la presenza dell’altro e che ci insegna che non si può stare senza l’altro.
Nel Vangelo di oggi Gesù ci presenta le altre due persone sante, il Padre e il Figlio. Il Padre, che tutto possiede, nulla trattiene per sé ma lo dona al Figlio. E lo Spirito Santo non parla di sé, ma annuncia Gesù e rivela il Padre.
E ora guardiamo a noi, ci riprende il Santo Padre, a quello di cui parliamo e a ciò che possediamo.
Quando parliamo, parliamo sempre di noi stessi e vogliamo che si dica bene di noi e di quello che facciamo. Vogliamo essere sempre al centro dell’attenzione. Fanno, forse, così Gesù e le altre due persone sante?
E riguardo a quello che possediamo ne siamo molto gelosi e facciamo fatica a condividerlo con gli altri, anche con chi ci sta vicino o ne ha davvero bisogno.
Ecco allora, spiega il Santo Padre, che la Santissima Trinità diventa un nuovo modo di vivere e non un esercizio teologico. Dio ci provoca a vivere con gli altri e per gli altri, aperti. Ma in che modo? Con Amore, perché Dio stesso è Amore e si rivela attraverso l’Amore. E cosa vuol dire Amare? Non solo voler bene e far del bene, ma ancora prima accogliere, fare posto, dare spazio.
Possiamo, adesso, chiederci se davvero viviamo come ci insegna la Santissima Trinità e se siamo disposti a farlo.