Una storia di speranza, di rinascita, di tenacia.
Scampia. Patria di Gomorra, terra di degrado, luogo di malavita. Fino a ieri. Oggi la sua storia comincia a riscriversi.
Sorge al posto della vela H l’ultima dislocazione della prestigiosa Università Federico II di Napoli.
Ci saranno 16 corsi di laurea in professioni sanitarie di corso triennale e 6 magistrali, 16 laboratori didattici ed altrettante stanze di degenza. Inoltre un parcheggio sotterraneo con 90 posti auto e uno scoperto da 80 posti. Un maestoso edificio di ben 7 piani.
Un progetto che si colloca all’interno di un piano di rigenerazione dell’intera area urbana, il Restart-Scampia: un programma che prevede la riqualificazione del verde urbano, la realizzazione della pista ciclabile e l’implementazione dei trasporti.
Le parole del sindaco Gaetano Manfredi
<< Il valore di questa inaugurazione non è il successo di qualcuno, ma è la vittoria di una città, di un quartiere sul pregiudizio che Scampia fosse solo luogo di morte e di camorra>>
L’appello di De Luca
<< Parliamoci con onestà, qui la camorra non è scomparsa, abbiamo un forte radicamento di delinquenza organizzata, ma sappiamo che la realtà di Scampia è così complessa che merita di essere descritta in tutti i suoi aspetti>>. Poi appellandosi allo Spirito Civico insorge : << La regione investe qui 50 milioni di euro, questo bel panettone rispettatelo e non devastatelo>>.
La benedizione del vescovo.
A benedire il polo universitario della Federico II è stato monsignor Domenico Battaglia, vescovo di Napoli.
<<I giovani, ha sottolineato il vescovo, verranno qui a raccogliere sapienza e coraggio per servire coloro che hanno più bisogno di aiuto, i malati e i deboli. Vogliamo che il Signore benedica i loro sogni ordinandoli alla giustizia e alla pace.>>