Il 1° novembre 1962 nasce Diabolik, fumetto che diviene ben presto fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti della comunicazione, nonché parte – molti anni fa – di una caccia alle streghe contro le letture violente o diseducative.
Sempre e comunque amato dai lettori, questo personaggio fu creato dalle sorelle Giussani (casa editrice Astorina), e con lui vide la luce il primo vero fumetto non dedicato ai bambini, con un protagonista controverso e per questo considerabile sia eroe che antieroe. Perchè se è vero che si tratta di un criminale, è altrettanto vero che ha saldi principi, ama e rispetta la sua compagna Eva Kant alla quale è fedelissimo, è romantico, non prova piacere ad uccidere e se può lo evita narcotizzando le sue vittime. A proposito di queste ultime, non si tratta mai di deboli, poveri, o di persone in difficoltà, fateci caso.
Insomma, incute paura – è il Re del terrore dopotutto – ma suscita ammirazione e forse proprio a questa dualità deve parte del suo grande successo: l’apprezzamento dei lettori, a 60 anni di vita, è ancora immutato.
Nel 2021, Diabolik è anche un film italiano diretto dai Manetti Bros, seconda trasposizione cinematografica dopo quella del 1968 diretta da Mario Bava.
Dietro la nascita di questo fumetto, il suo formato particolare, la personalità di Diabolik e della compagna Eva, la storia del suo antagonista Ginko, vi sono tantissime curiosità, aneddoti, motivi di riflessione o notizie sorprendenti: sapete che il primo illustratore del suddetto fumetto, per esempio, scomparve nel nulla? Dal 1962 nessuno ha mai più saputo niente di lui! E che il mondo della Filatelia omaggiò Diabolik, Eva, Ginko e sua moglie Altea? Da dove nasce il nome del “genio del crimine? Se volete conoscere meglio questo eroe dei fumetti, le evoluzioni nel tempo e i “dietro le quinte” che sempre intrigano, è stato pubblicato di recente dalla Graphe.it il saggio “Diabolik dietro la maschera”, dello scrittore, giornalista, pluripremiato autore televisivo Aldo Dalla Vecchia. Rappresenta un ricco e approfondito lavoro che indaga e analizza la geniale intuizione delle sorelle Giussani, ancora tanto amata dal pubblico dopo ben sei decenni di “vita diabolika”!