La soluzione è uscita dal Consiglio dei ministri di ieri sera per assicurare la continuità produttive e la sicurezza degli approvvigionamenti.
L’amministrazione fiduciaria temporanea con la nomina di un commissario per il polo industriale per un periodo di un anno, prorogabile una sola volta per altri 12 mesi, per i circa 1000 dipendenti da sommare al 2.500 dell’indotto alla Raffineria che è controllata indirettamente dal Colosso Russo Lukoil, rappresenta quasi un quarto della capacità di raffinazione complessiva dell’Italia è dunque ritenuta strategica ed indispensabile.
Il modello adottato dal governo italiano è molto simile a quello che ha già portato sotto il controllo statale alcune società riconducibili alla russa rosnevěd, nei giorni in cui si riunisce l’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia chiamate al confronto per tentare di sbloccare lo stallo crisi di liquidità a 145 aziende dell’appalto sospese, impianti Fermi e migliaia di operai in cassa integrazione.
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha espresso soddisfazione per il provvedimento adottato ieri sera in Consiglio dei ministri.
“Al governo nazionale e al ministro Adolfo Urso, in particolare, desidero esprimere il mio apprezzamento e plauso per la pronta soluzione adottata con il decreto che di fatto salva la Lukoil”.