Non sembra trovare fine il lungo calvario della ex vicepresidente UE Eva Kaili, attualmente detenuta in prigione in Belgio, con l’accusa di corruzione nell’ambito di un’attività tesa a favorire paesi arabi all’interno del Parlamento Europeo
La ex vicepresidente dal carcere attraverso i suoi legali dichiara però la sua innocenza. Gli svvocati hanno 24 ore di tempo per opporsi allo stato definitivo di arresto con la richiesta dei domiciliari
Non hanno però convinto le giustificazioni rese dalla Kaili, che riferisce di fiducia tradita da parte del compagno Giorgi, i giudici hanno infatti respinto la richiesta di braccialetto elettronico, prolungando di un mese la detenzione.
Nel frattempo continuano gli interrogatori nei quali i legali della ex parlamentare, hanno riferito che la loro cliente , ha offerto la massima collaborazione alle autorità inquirenti, tese a fare luce su quella che ormai viene definito il “Qatar Gate”
Grave la posizione della parlamentare, dopo la scoperta di circa 750 mila euro in contanti presso la abitazione della Kaili, che avrebbe dichiarato alla polizia belga di avere avuto quel denaro da Panzeri che le aveva chiesto di tenerlo sfruttando la sua immunità parlamentare.
Proseguono in oltre i controlli incrociati che hanno fatto emergere l’acquisto di oltre 7000 m² di terreno da parte della coppia Georgi e Kaili su un’isola greca.
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