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Organo di informazione dei Periti Assicurativi

Non Mortifichiamo la Passione

Da qualche tempo molti organi di informazione sportiva (e non) sono tutti sintonizzati, direi appiattiti, sul medesimo leit motiv : ma quant’è fenomenale il Presidente del Napoli!!

Ora, che il Presidente sia uno gagliardo e soprattutto che abbia dei meriti, importanti ed evidenti, è certamente vero. Gli vanno riconosciuti il merito sportivo di un Napoli convincente e divertente già da svariati anni, non solo in Italia ma anche in Europa (pur non avendo ciò malgrado maturato titoli importanti), una gestione economico finanziaria a detta degli esperti senza ombre e senza debiti, una certa tenacia e capacità di “individuare”, quasi sempre e non da solo ovviamente, coach e calciatori funzionali ad un certo tipo di gioco.

Da qui però a invocarne il “Santo subito”, l’esempio da seguire, il salvatore della patria, come viene sovente descritto, sembra un pochino eccessivo. In un clima di incondizionato e generale osanna piace pensare che sia corretto, per giustezza, e nell’ambito di una critica costruttiva, evidenziare anche i demeriti dell’attuale gestione che , ad avviso di chi scrive sono altrettanto importanti anche se resi non più attuali, ma non per questo non evidenti, dal felice e strameritato momento di gloria.

Tralasciando le chiacchiere sullo stadio, la scugnizzeria, il centro sportivo, un certo governo a tratti quasi da “setta carbonara” di determinate situazioni (2 esempi su tutti : il famigerato ammutinamento e la mancata qualificazione Champion con Mr. Gattuso), credo sia deplorevole pensare alla maglia come un mero oggetto di merchandising, che il calcio sia prevalentemente, i diritti televisivi e che, come il cinema sia un mero prodotto da vendere, che il tifoso sia un inutile orpello e per giunta pezzottaro e rompicoglioni, che sia produttivo per lo spettacolo calcistico mettere delle telecamerine addosso ai calciatori.

Piace ancora pensare che il calcio non sia solo un business, ma resti prevalentemente una passione che unisce, ossia quell’emozione di sofferenza, desiderio, sacrificio ed entusiasmo insieme, che sia oltre, molto oltre il “prodotto” che si vende.

Chi acquista (il tifoso), non compra un prodotto, coltiva una passione, per senso di condivisione e appartenenza, talvolta senza nemmeno poterselo economicamente permettere. L’impressione è che queste cose siano abbastanza estranee e lontane dall’attuale gestione. Crediamo che il cambiamento che il Presidente abbia imposto, rendendo il Napoli bello, vincente e convincente, non possa prescindere da ciò. Il piattume che fa assuefazione non censura la libera opinione.
F N S

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