Nella Milano da bere, si è consumato ieri l’ennesima sfida che ha visto il Napoli di Spalletti contro i rossoneri di Pioli, per la gara di andata di Champions, valida per iil passaggio alle semifinali, nella cornice di un San Siro che contava oltre 74.000 presenze .
Grande partecipazione quindi dei meneghini nell’evento calcistico dell’anno, che potrebbe rilanciare una stagione anonima del milanesi in cerca di riscatto dopo la pressoché certa esclusione da qualsiasi velleità di scudetto considerati i mortificanti 20 punti di distacco dalla capolista azzurra.
I partenopei, privi del terminale offensivo nonché capocannoniere del campionato Victor Osimehn, schierano un inedito Elmas nella definizione più in voga, di “falso nuove”, su cui Spalletti ha costruito parte della sua carriera di allenatore dai tempi della Roma di Totti.
Partono benissimo gli azzurri che nel breve giro di 3 minuti costruiscano 3 nitide azioni da goal, salvate dalla fortuna, mista a bravura dell’estremo difensore Maignan.
Di contro Il Milan non sembra essere quello che ha sbancato al Maradona, soffre e stringenti denti, affidandosi nelle mani sicure del portiere e della dea bendata, attendendo il momento favorevole per ripartire, prima con Leao con una conclusione di poco al lato e poi con Bennacer al 40′ che sfrutta una bella azione iniziata da Brahim Diaz che sfugge alla gabbia di Mario Rui lancia un contropiede micidiale e complice anche un non perfetto Meret, poco reattivo, segna la rete del vantaggio rossonero.
Il Milan sfrutta l’onda lunga del vantaggio e nei minuti di recupero colpisce la traversa con un colpo di testa di Kjaer.
Il Napoli non esce intimidito e nel secondo tempo gli uomini di Spalletti consapevoli della loro forza entrano in campo determinati a ribaltare la gara, martellando i rossoneri che subiscono e si chiudono in dfesa affidandosi esclusivamente alle ripartenze di Leao, ben controllato da Di Lorrnza e Brahim Diaz che pero, si spegne con il passare del tempo.
Il Napoli accelera ma l’arbitro al 70 espelle Anguissa per doppia ammonizione, lasciando in 10 gli uomini di Spalletti.
Azzurri che non si perdono d’animo e proseguono con generosità all’attacco e alla ricerca quantomeno del pareggio, che per poco non raggiungono su un tiro velenoso di Di Lorenzo con Mignan protagonista dell’ennesima prodezza della serata
Si chiude così la prima gara che vede gli Azzurri sconfitti ma non domi, con la certezza di essersi lasciati alle spalle il 4-0 di campionato e soprattutto la consapevolezza che nel match di ritorno possano giocarsela a viso aperto.
A latere di una bella serata di sport, unica nota stonata, si segnalano alcuni cori beceri e uno striscione in particolare esposto nella curva rossonera, che non fa fare bella figura agli espositori.