Il Vangelo di oggi racconta l’apparizione di Gesù ai discepoli ed, in particolare, a Tommaso “l’Apostolo incredulo”.
Tommaso non è l’unico che fa fatica a credere e rappresenta un po’ tutti noi.
Non è facile credere, spiega Papa Francesco, soprattutto dopo una grande delusione. Tommaso ha seguito il maestro per anni, ma poi questi è stato messo in croce e nessuno lo ha liberato, nessuno ha fatto niente. E’ morto e tutti hanno paura.
Adesso Tommaso per credere vorrebbe un segno straordinario, vorrebbe toccare le piaghe. Gesù gliele mostra, spiega il Santo Padre, ma gli chiede di restare in mezzo alla sua comunità, di pregare coi fratelli e di spezzare con loro il pane . Ed è ciò che Gesù chiede pure a noi: di restare all’interno della comunità e fare esperienza del suo messaggio, del Perdono che disarma la vendetta, della Vita che sconfigge la morte e dell’Amore che vince l’odio. Senza la comunità è difficile incontrare Gesù.
L’invito rivolto a Tommaso, spiega il nostro Papa, in realtà è per tutti noi
Dove cerchiamo Gesù Risorto?
In qualche evento speciale, eclatante, oppure nella comunità, nella Chiesa, restando presso di essa anche se non è perfetta? E le sue cadute e le sue debolezze sono le nostre cadute e le nostre debolezze.
Ed ancora, in nome dell’amore di Gesù, delle sue piaghe, siamo disposti ad aprire le braccia a chi è ferito dalla vita e ad accogliere tutti come un fratello, come una sorella?
Ricordiamoci che Dio accoglie tutti, conclude Sua Santità.