Pubblicati ieri i dati istat sull’inflazione. In Italia si registra un rallentamento dei prezzi nel mese di agosto rispetto invece a luglio.
Secondo le stime I prezzi sono aumentati del 5, 5% contro il 5, 9% di luglio, un rallentamento scaturente dalla diminuzione tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, di cui sembra abbiano beneficiato tutti i settori
Riduzione anche del ritmo di crescita del carrello della spesa è sceso dal 10, 2% al 9, 6%. Anche l’inflazione di fondo ha raggiunto il limite del 4, 8% su base annua contro il 5, 2% di luglio.
I numeri quindi risultano incoraggianti per il futuro, ma ancora sopra la media soprattutto si associati agli scricchioli provenienti dal mondo della economia reale che segnalano un complessivo affanno configurando rischi di stagflazione che alcuni paesi europei, come ad esempio la Germania stanno già sperimentando.Effetto questo anche determinato dagli aumenti dei tassi di interessi dell’eurozona, tema che sarà trattato nella riunione di settembre dalla banca centrale europea il cui orientamento Sembra volto ad una maggiore restrizione della politica monetaria.