Trema la terra e crollano le certezze della metropoli del sole che deve fare i conti con la propria paura che è l’unica, insieme agli interessi, che fa muovere gli uomini.
I napoletani hanno dunque dormito poco e male questa notte con più di qualche incubo a fargli da compagnia e al confronto le vicende sismiche del calcio cittadino sembrano “sterco di piccione” che ci macchia appena la punta della scarpa.
Ma tant’è, che le scarpe sporche non uccidono ma possono dare molto fastidio. Allora cominciamo a dire che la squadra azzurra non gira a mille, l’allenatore è in attesa della crocifissione “letterale” (per ora è solo “in senso lato”) e ADL da ieri è ufficialmente indagato per falso in bilancio per l’operazione Osimhen. Poteva bastare tutto questo per rendere delicata la vigilia di Napoli-Udinese ma a casa Napoli non amano i mezzi bicchieri vuoti o mezzo pieni e mentre le mezze stagioni stanno scomparendo, alle mezze misure sono allergici.
Si è chiusa quindi la giornata con una mega galattica strombata societaria che ha scatenato l’ira funesta e pure molesta del duo Carlo-Victor, procuratore-giocatore che hanno deciso che andava cancellato dalla memoria “Osimheniana” l’azzurro Napoli, evidentemente non degno di essere vestito dal prode nigeriano.
Cose dell’altro “monte’ direbbe mio zio Pasqualino.