Va avanti la trattativa per cercare di liberare gli ostaggi in medio oriente almeno i civili motivi questi che forse stanno ritardando l’offensiva di terra.
Sono tante le pressioni perché si tenti fino all’ultimo di salvare i cittadini israeliani e di altri paesi che sono in mano ai terroristi di hamas, ma anche di portare fuori dalla striscia di Gaza i tanti cittadini stranieri che lavorano per associazioni umanitarie al momento bloccati al valico di Rafah.
Oggi gli occhi sono puntati proprio a Rafah passaggio da dove l’America che vuole cominci in modo continuo il flussi di uscita degli stranieri, tra cui tanti cittadini americani e 19 italiani ancora bloccati. Il governo israeliano vuole assolutamente impedire invece che gli aiuti finiscano in mano ad Hamas.
L’ultima notte è sta segnata da pesanti bombardamenti forse la più massiccia dall’inizio della crisi, 320 gli obiettivi colpiti secondo fonti dell’esercito israeliano.
Scontri ancora al confine con il Libano da dove si continua a lanciare missili sulle città israeliane, eri ne sono state evacuate altre 14. Al momento alta la conta forse 200.000 i cittadini che hanno dovuto abbandonare le loro case sottoposte al lancio dei razzi sia vicino alla striscia di Gaza che al nord