Giugliano, scoperta la tomba di Cerbero, in Campania precisamente nella zona nord-occidentale di Napoli. Si tratta di un reperto storico che risale almeno a 2000 anni fa.
La sensazionale scoperta archeologica é avvenuta nel bel mezzo di alcuni campi destinati all’uso agricolo. La Tomba di Cerbero, ha mantenuto il suo fascino anche perché si tratta di un luogo inviolato. Questo ottimo stato conservativo del reperto archeologico ha fatto sì che i lavori di “Completamento e adeguamento del sistema di alimentazione idrica dell’area Flegreo Domitiana”, diventassero una notizia per il mondo intero.
La collocazione storico-temporale é abbastanza ampia, infatti, grazie ai ritrovamenti delle varie sepolture si raggiungono quattro secoli.
Dall’ età repubblicana , all’età imperiale Romana in questa un’antica necropoli si verificavano diversi tipi di sepolture: sia l’inumazione che l’incinerazione .
L’area della Necropoli é pero’ delimitata da una cresta di un muro che poi si é scoperto essere il fronte della Tomba di Cerbero.
Il luogo funebre ha mantenuto intatto l’ingresso, trattandosi di una tomba a camera che conserva ancora una lastra di tufo per la chiusura.
Il varco di entrata costruito per entrare nell’antico mausoleo é stato poi protetto dalle tegole.
Il primo ad avere accesso al luogo sepolcrale é stato il Sopraintendente di Napoli , il dottore Mariano Nuzzo.
Queste le parole del direttore :” L’emozione che suscita il privilegio di una simile scoperta è indescrivibile. Il lavoro che tiene la Soprintendenza impegnata nelle sue instancabili azioni di tutela e la passione profusa dagli archeologi sul campo, oggi finalmente hanno ricevuto un degno riconoscimento.
Un sentito ringraziamento va anche ai Carabinieri del Nucleo Tutela che ci supportano costantemente e con grande energia nel nostro lavoro e che, in questo caso particolare, si dimostrano una risorsa indispensabile per garantire la sicurezza dell’area.
Il territorio di Giugliano, dopo anni di oblio, sta finalmente restituendo significative vestigia del suo glorioso passato, da preservare e tutelare, grazie ad uno sforzo comune”.
Quello che si può’ notare é l’ottimo stato di conservazione degli affreschi con le rappresentazioni di immagini mitologiche. Presenti infatti degli Ittocentauri, festoni e un cane con tre teste, da questa raffigurazione prende nome la tomba.
L’area della necropoli si trova in un punto nevralgico dell’ager Campanus, nei pressi di assi centuriali noti, ed equidistante dagli antichi assi stradali della via Cumis-Capuam e della via per Liternum.
Gli archeologi continueranno a studiare i reperti e il mausoleo e di sicuro le sorprese di carattere storico non sono terminate.