Napoli due facce tattiche, azzurri irriconoscibili al primo tempo, quanto in palla e vogliosi al secondo. Parità tra Napoli e Milan, risultato che non accontenta nessuno.
La squadra di Pioli non gestisce il doppio vantaggio, mentre i partenopei si svegliano troppo tardi, pareggiano il risultato e per poco non ribaltano completamente il punteggio.
Il Milan si schiera con un 4-3-3 e annulla il centrocampo avversario. Due cross dalla destra permettono a Giroud di segnare una doppietta, lasciato troppo solo da Rrahmani; l’albanese sarà sostituito da Ostigard nel secondo tempo.
Senza Osimhen il Napoli non riesce a dare peso alla propria fase offensiva e produce solo una palla gol con il solito Kvaratskhelia che serve un passaggio a Politano che sbaglia la conclusione.
Dopo l’intervallo Garcia passa al 4-2-3-1; dentro Simeone, Oliveira e Ostigard al posto di Elmas, Mario Rui e Rrahmani.
Il Napoli alza il baricentro con Raspadori in appoggio al Cholito.
Politano accorcia le distanze con la solita azione da destra a sinistra e tiro che batte Maignan.
Poco più di 10’ e Raspadori pareggia su un calcio di punizione dal limite dell’aria.
Il Napoli da l’impressione di poter completare la rimonta e nonostante l’espulsione di Natan al 88esimo, Kvaratskhelia sfiora il gol nel finale.
Finisce 2 a 2.
Raspadori da solo al centro dell’attacco non ha permesso alla squadra partenopea di avere la giusta profondità; il centrocampo azzurro privo di Anguissa è risultato troppo fragile rispetto a quello dei rossoneri.
Rimane la consapevolezza di una squadra potenzialmente forte e in grado di competere fino all’ultima di campionato.
La squadra ha dimostrato di saper cambiar pelle e di avere gli attributi per recuperare il doppio svantaggio.
Il cambio modulo del secondo tempo, con Raspadori e Simeone ha dato maggiore solidità e incisività.
Osimhen sarà ancora assente sia a causa dell’infortunio che per la partecipazione alla Coppa d’Africa, che si disputerà tra Gennaio e Febbraio.
Dare continuità a ciò che si è visto nello scorso campionato o dare un taglio netto ?
Gli azzurri hanno bisogno di certezze soprattutto da un punto di vista tattico.
Il cuore non basta.