Gara all’insegna del tatticismo più esasperato, che ha caratterizzato una gara piatta tra i biancocelesti e il Napoli.
Azzurri in formazione emergenziale schierati con un finto 3 5 1 1, all’occorrenza 5 4 1 con a sorpresa Mario Rui esterno Largo a sinistro al posto di Pasquale Mazzocchi in predicato di essere invece il titolare. A centrocampo si rivede Demme reduce da soli 15 minuti nell’arco dell’intero campionato. In attacco Raspadori punta più avanzata assistita da Politano con Piotr Zielinski a fare da raccordo e rientrato in squadra dopo un colloquio chiarificatore con l’allenatore napoletano.
Niente di nuovo invece sul fronte Lazio dove Castellanos prende il posto di Ciro Immobile e Luis Alberto che gioca dal primo minuto.
La partita si apre all’insegna della massima attenzione delle squadra in campo con un Napoli guardingo e in attesa dell’avversario e la Lazio che cerca di spingere ma non più di tanto.
L’esasperato tatticismo porta uno sterile possesso del 63% di palla per il Napoli,, rispetto la Lazio ma con il dato più triste della partita che spicca, ovvero zero tiri in porta per entrambe le formazioni.
La ripresa si apre immediatamente con un gesto tecnico spettacolare da parte del Taty Castellanos, che su una palla lunga , spalle alla porta di rovesciata segna un gol bellissimo. Purtroppo per la Lazio, la splendida rete viene annullata per posizione di offside del giocatore biancoceleste.
Dopo la giocata spettacolare del laziale la gara sembra iniziare con un po’ più di brio, ma è solo un’illusione, nei fatti non succede praticamente nulla con l’unica novità al sessantesimo quando Mazzarri sostituisce Demme ammonito, con Gaetano mente al 71º Sarri fa entrare in campo Pellegrini al posto di Lazzari.
Per il resto bisogna attendere al 74º quando Guendouzi serve una palla in profondità ad Isaksen che smista al centro, dove ancora una volta Castellanos, tra i piu attivi, con un colpo di tacco centra lo specchio della porta, il tiro però è lento e consente a Ostigard di ripiegare evitando guai.
Questa In pratica l’unica azione degna di nota degli interi 95 minuti di gioco, nel corso dei quali si è proceduto ai cambi di rito, con Vecino che al settantasettesimo prende il posto di Guendouzi, Pedro e Rovella che all’84° sostituiscono Cataldi e Isaaksen.
Nel Napoli invece al 79° fa il suo esordio in campo il nuovo acquisto Ngónge al posto di Raspadori, mente Zielinskij all’ottantaquattresimo lascia spazio a Lindstrom.
Anche Politano va fuori per il Belga Dendocker.
Le sostituzioni però come anticipato non portano nessuna variante e termina così una partita soffocata dal timore di entrambe le squadre, preoccupate soprattutto di non perdere, a totale scapito del gioco di cui non si ha notizia in campo.
Questo purtroppo il tema dominante e questo probabilmente sarà il leitmotiv del proseguo del campionato del Napoli, che se da un lato sembra avere messo a posto la difesa, dall’altro per il momento sempre avere praticamente rinunciato all’attacco.
Non sappiamo queste scelte dove porteranno, ma a questo punto non resta che cambiare canale, con un occhio al tennis che in questo momento porta di sicuro maggiori soddisfazioni, con Yannick Sinner trionfatore a Melbourne, per la prima volta nella storia dell’Italia.
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