Pareggio tra Napoli e Lazio dopo una gara priva di gol e di emozioni.
Partita brutta e con poche occasioni da entrambe le parti; soprattutto gli azzurri sembrano più attenti a non prendere gol piuttosto che a costruire qualche azione offensiva.
I partenopei scendono in campo confermando il 3-5-2 di stampo Mazzariano; ottima solidità difensiva ma una fase offensiva quasi inesistente. Si poteva fare di più? Due punti persi o un punto guadagnato? Prima di rispondere bisogna analizzare il momento e le tante difficoltà della squadra .
Gli azzurri a causa di squalifiche, infortuni e giocatori convocati per la Coppa d’Africa devono rinunciare a 9 giocatori: Osimhen, Kvaratskhelia, Anguissa, Meret, Cajuste, Meret, Simeone, Olivera, Natan.
Soprattutto pesano maggiormente le assenze nel reparto offensivo dove la coppia d’attacco Raspadori-Politano con Zieliński a supporto non trovano mai la giocata di livello. Sicuramente con questa media punti, 5 nelle ultime quatto partite, sarà impossibile qualificarsi per la prossima Champion League.
C’è di positivo che il Napoli torna a essere squadra, soprattutto nelle difficoltà e in una situazione tattica ancora non consolidata. L’impegno dei ragazzi non è più in discussione, gli azzurri hanno imparato a soffrire e si sono calati in questa nuova situazione.
Ngonge dimosta subito di avere la giusta gamba per aiutare questa squadra e già dalla prossima settimana tornerà Anguissa dalla Coppa d’Africa. Demme non è più un oggetto misterioso ma sarà importante in futuro nel dare quantità in mezzo al campo.
Sei squadre si giocheranno il quarto posto. Ci sarà da soffrire fino all’ultima di campionato, ma sarà necessario un organico al completo per consentire a Mazzarri di lavorare più liberamente.
Il Napoli sta cambiando e domenica sarà necessario fare bottino pieno.
Claudio Cava
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